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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Caracciolo: "Unità per far crescere il movimento venatorio


“La Regione accolga le istanze del comparto venatorio per la promozione del paesaggio e l’incentivazione del turismo di settore, tutelando nel contempo l’ambiente ed il rispetto della fauna”. A richiamare l’attenzione sul tema è il consigliere regionale del Partito Democratico, Filippo Caracciolo, Presidente della V Commissione Consiliare Ambiente.
“Dal 2004 – spiega Caracciolo – la Regione ha fortemente limitato il rilascio dei permessi, nonostante, il crescente numero di richieste provenienti da cacciatori di altre regioni d’Italia. Tutto questo penalizza un settore che potrebbe essere trainante per la Puglia considerato il grosso indotto economico ad esso legato. Il turismo venatorio, difatti, rappresenta oggi un’opportunità per la crescita del nostro territorio quantificabile in svariati milioni di euro. Puntare su questa risorsa significherebbe stimolare l’economia locale favorendo, ad esempio, strutture ricettive come alberghi, ristoranti, agriturismi, bar ma anche benzinai e tabaccai, produttori delle più grandi ricchezze enogastronomiche della tradizione pugliese”.
“Per fare questo – prosegue il consigliere regionale – bisogna anche rivedere il calendario venatorio, eccessivamente riduttivo soprattutto nei confronti dei cacciatori che provengono da fuori regione. Sulla possibilità di adeguare il calendario venatorio è stata già presentata una proposta di modifica della legge regionale 27/98 che limita la densità venatoria nelle province pugliesi non tenendo conto di un’estensione agro-silvo-pastorale che nella nostra Regione risulta essere superiore alle altre. Alla Regione chiedo, inoltre, che la chiusura del periodo di caccia annuale possa essere posticipata al 31 gennaio. Nel mese di ottobre, mese di vitale importanza per la caccia delle allodole, bisognerebbe aprire il periodo venatorio il 10 ottobre e chiuderlo intorno al 3 novembre così come bisognerebbe prevedere che tre delle cinque giornate a disposizione possano essere scelte su espressa richiesta dei cacciatori provenienti da fuori regione per agevolare il loro lavoro”.
“Per questo motivo - conclude Caracciolo - chiedo l’impegno della Regione Puglia a mettere insieme le legittime richieste ed esigenze del comparto caccia e di tutte le parti chiamate in causa: dagli albergatori ai ristoratori sino a giungere ai produttori locali. Solo insieme si potrà fare sistema, si potrà trovare il giusto equilibrio tra una risorsa economica importante ed il rispetto e la tutela dell’ambiente, guardando al turismo venatorio in un'ottica di crescita e sviluppo dell’intero territorio regionale”.