Dignità e diritti del malato in Puglia
Il consigliere regionale del Partito Democratico in Puglia Filippo Caracciolo ha presentato un’interrogazione urgente a risposta scritta rivolta al presidente della Giunta regionale Nichi Vendola ed all’assessore alle politiche della salute Donato Pentassuglia avente ad oggetto il ‘Rispetto dei diritti e della dignità del malato – garanzia della tutela e riservatezza dei dati sensibili dei malati in Puglia’.
Con l’interrogazione il consigliere regionale e presidente della V Commissione consiliare regionale chiede quali sono i provvedimenti che la Regione Puglia intende assumere per pervenire ad una urgente ricognizione dello stato di attuazione e quindi di osservanza/adeguamento del funzionamento e dell'organizzazione delle strutture sanitarie private accreditate di Puglia a quanto stabilito dal D.Lgs. 196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, per assicurare in tempi strettissimi il massimo livello di tutela delle persone che si rivolgono agli organismi sanitari privati convenzionati.
Tutti gli Organismi Sanitari Privati e tutti gli studi medici di medicina e pediatria di base sono luoghi dove sono gestite e comunque contenute molte informazioni relative ai pazienti: dai semplici dati anagrafici ai dati relativi allo stato di salute, quindi molteplici dati sensibili, quali: analisi mediche, referti, cartelle dei pazienti, ricette, immagini riprese con sistemi di videosorveglianza, nonché informazioni relative a patologie specifiche, anche su supporti informatici.
La natura pubblicistica o privatistica dell'organismo sanitario incide in modo determinante sulle regole da osservare per il trattamento dei dati personali anche in ragione della circostanza che nelle strutture pubbliche sono pubblici i nomi delle persone responsabili, incaricati, amministratori di sistema ecc., tutti nominati con atti pubblici, pubblicati in rete.
“L’interrogazione - sottolinea Filippo Caracciolo - arriva dopo le diverse sollecitazioni che mi giungono da cittadini e parti sociali con le quali lamentano superficialità nel trattamento dei dati da parte delle strutture sanitarie in genere, ed in particolare di quelle private, nella gestione di loro dati ed informazioni sanitarie. Sono decine di migliaia in Puglia i cittadini che meritano di vedere rispettati tutti i principi dettati dal Codice della Privacy per la protezione dei dati”.
“Potrebbe essere utile a mio avviso - continua il consigliere regionale Filippo Caracciolo - l’attivazione su input della Regione Puglia di un monitoraggio sullo stato dell’arte nell’applicazione della vigente normativa in materia di Privacy nelle strutture sanitarie private accreditate ed in tutte le ulteriori strutture che si occupano di integrazione sociale dei disabili e non autosufficienza.
Si configura a mio avviso il carattere d’urgenza per disporre di dati certi con cui analizzare compiutamente le carenze di attuazione della specifica legislazione e poter, di conseguenza, proporre interventi legislativi regionali di integrazione e/o modifica delle vigenti Leggi e Regolamenti regionali, che assicurino l’osservanza del Codice della Privacy da parte delle strutture private già accreditate e convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale ed introducano nel processo di accreditamento, di nuove strutture private, il requisito della ‘certificazione terza’, a cura di professionisti abilitati – Privacy Officer & Consulente della Privacy -, sulla osservanza di tutti i precetti normativi contenuti nel vigente Codice della Privacy e nei numerosi Provvedimenti adottati dall’Autorità Garante”.
“È doveroso – conclude Filippo Caracciolo – garantire ai cittadini che entrano in contatto con le strutture sanitarie private per diagnosi, cure, prestazioni mediche e per operazioni amministrative la più assoluta riservatezza e il più ampio rispetto dei propri diritti fondamentali e della loro dignità”.
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