Sab23112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Discriminazioni tra lavoratori sanità pugliese

Nella sanità pugliese c'è chi avrà un posto garantito e chi rischia di diventare disoccupato pur appartenendo tutti alla Sanitaservice. Maurizio Friolo, consigliere regionale di FI e vicepresidente della III Commissione Sanità, è intervenuto sul problema. A Brindisi ad esempio sono 22 i lavoratori che rischiano di perdere il posto. Dell'argomento si è discusso ieri nell'incontro con l'amministratore di Sanitaservice di Foggia. In sintesi la posizione espressa ieri in Commissione sanità da Maurizio Friolo: “L’audizione in Commissione dell’amministratore unico della Sanitaservice foggiana dott. Di Biase per illustrare un modello di 118 sperimentato tra luci e ombre sul territorio ha rafforzato in me la convinzione che l’uniformità su scala regionale è più che mai necessaria non solo per equiparare le società in house presenti nei rispettivi ambiti, ma anche e soprattutto per i piani di internalizzazione predisposti dalle stesse, perché le leggi e le sentenze della Corte Costituzionale vanno rispettate – senza strappi ed eccezioni – e fissare allora dei paletti è doveroso per non alimentare disparità, ingiustizie e polemiche tra chi riesce a ottenere un contratto a tempo indeterminato, chi a tempo determinato e chi invece rimane nel limbo di un generico volontariato, in attesa di una stabilizzazione che sa di sanatoria e risarcimento.
A Brindisi, per esempio, in 22 ad agosto rischiano di tornare a casa, mentre altri loro colleghi hanno avuto l’opportunità di proiettarsi in un futuro per loro finalmente possibile: non possono essere né dimenticate né abbandonate, queste persone con relative famiglie e problematiche e speranze. Garantire uniformità di trattamento nella sottoscrizione dei contratti è un principio elementare al quale nessuna Societaservice potrebbe e dovrebbe derogare, ed è una battaglia che va sostenuta a livello regionale nell’interesse non solo dei cittadini fruitori dei servizi, ma di quanti mettono al servizio della comunità la loro esperienza, la loro professionalità, la loro passione, e che non meritano discriminazioni e disparità di trattamento”.