Anche il sodalizio sanvitese si mobilita per la ragazza iraniana prigioniera del regime del suo Paese, tenuta in carcere da oltre 100 giorni senza aver mai visto un parente o il suo avvocato e sommariamente condannata a 1 anno di carcere solo perché voleva assistere alla partita di volley tra la nazionale iraniana maschile e quella italiana, il 20 giugno scorso.
Il mondo della pallavolo italiana e internazionale si è attivato per l’iniziativa e anche le ragazze di coach Enrico Caputo hanno voluto dare il loro contributo realizzando una foto di squadra con le scritte che riportano l’hashtag dell’iniziativa #GHONCHEHFREE ed il messaggio “LA PALLAVOLO NON È UN REATO”. L’immagine sarà veicolata attraverso i socialnetwork e postata anche sul profilo facebook che il fratello della ragazza ha aperto per tenere alta l’attenzione sulla vicenda.
La capitana Elena Guidi, a nome di tutta la squadra, dichiara: “Sosteniamo con forza la causa di Ghoncheh Ghavami. Per noi che amiamo questo sport è assurdo pensare che si possa incarcerare una persona solo perché vuole assistere ad una partita di volley. Il nostro è un piccolo gesto per contribuire a smuovere le coscienze“.
Il coach Enrico Caputo aggiunge: “Ogni giorno in palestra ci impegniamo nel diffondere i valori dello sport, non possiamo rimanere indifferenti di fronte ad una barbarie da medioevo”.
Il Presidente Luigi Sabatelli, infine, si dice “orgoglioso dell’iniziativa” ed afferma: “Una società come la Volley San Vito che con la sua storia fatta di sacrificio e abnegazione è riuscita a lasciare un segno nel mondo del volley, ha il dovere di farsi promotrice a tutti i livelli di simili iniziative”.