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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Uccise la madre per liberarla dal demonio: ora è stata scarcerata

Nel maggio scorso uccise la madre di 93 anni per “liberarla dal demonio”. Ora l’assassina,Francesca Martire , 61 anni, è già  stata scarcerata. Per il perito nominato dagli avvocati difensori la donna al momento dell’omicidio di Maria Luigia Magazzile “era incapace di intendere e di volere”. Dello stesso parere anche l’altro perito psichiatrico nominato dal Tribunale. Divergono in modo sostanziale, però, le conclusioni dei due periti. Per il CTU, per intenderci il perito incaricato dal tribunale, l’assassina, proprio “In considerazione delle sue condizioni psichiche è da ritenere socialmente pericolosa”. Ecco perché è stata scarcerata ma nei suoi confronti è stata imposta una misura di sicurezza, proprio come richiesto dal pm.

Francesca Martire, per un determinato periodo, dovrà essere sottoposta a restrizioni in un centro psichiatrico specializzato che, al momento, non è stato ancora indicato. È questa la decisione del gip del tribunale di Taranto, dottoressa Valeria Ingenito.

Respinta, quindi, la tesi della difesa (gli avvocati Maurizio Cozza e Fabrizio Lamanna) che, tenendo conto della consulenza di parte redatta dal professor Francesco Catanesi, per il quale la donna era sì totalmente “incapace” al momento dell’omicidio ma non era da considerare “socialmente pericolosa”, ha impostato tutto sulla scarcerazione dell’assassina senza ricovero coatto, ma con prescrizioni temporanee.

Francesca Martire ha ucciso senza volerlo. Secondo quanto lei stessa aveva dichiarato, il suo intento era “solo” quello di “liberare dal demonio” l’anziana madre. E’ per questo che, improvvisando un proprio rito di esorcismo, ha spinto in bocca alla madre alcuni santini. Il risultato è che sua madre è morta soffocata proprio da quella poltiglia di carte che non è riuscita ad ingoiare.

Dalle dichiarazioni rese in carcere e in Tribunale l’omicida ha evidenziato la sua convinzione che sua madre e un’altra persona, a sua insaputa, svolgessero in casa riti satanici.
A giugno, il Gip aveva disposto assieme alla custodia cautelare anche la “sorveglianza” ininterrotta in stato di detenzione della donna. Ora è stata scarcerata ma sarà tenuta al sicuro per impedirle di nuocere ancora. (Rezarta Tahiraj)