E' stato risarcito con 20mila euro il migrante che ha accusato ingiustamente Don Quintino De Lorenzis di molestie sessuali
“Il fatto non sussiste”. E' per questo che un parroco di Nardò (LE), Don Quintino De Lorenzis, è stato assolto in Appello dall'accusa di un giovane migrante che lo aveva denunciato affermando di aver subito molestie sessuali. L'assoluzione piena ora ristabilisce l'inesistenza del fatto denunciato e riconsegna l'onore al religioso. A chiedere l'assoluzione non è stato solo l'avvocato di Don Quintino, Giuseppe Bonsegna, ma addirittura il vice procuratore generale Giampiero Nascimbeni. La Corte d'Appello, presieduta da Vincenzo Scardia, ha deciso pertanto di ritenere il sacerdote estraneo alle accuse contestate e conseguentemente ha emesso una sentenza di innocenza ribaltando, quindi, quella di primo grado.
Il migrante accusatore, un 27enne di origine marocchine, era rappresentato nel processo dall'avvocato Salvatore Centonze, è stato già risarcito come stabilito dalla precedente sentenza quando, era il 2013, Don Quintino venne condannato a 3 anni e 6 mesi di carcere dai giudici della prima sezione penale collegiale (presidente Stefano Sernia).
A quella condanna giudiziaria si aggiunsero i provvedimenti precauzionali decisi – come accade in questi casi – dalla Chiesa. Il parroco, infatti, fu sospeso dalla Curia e rimosso dal suo incarico di parroco di Nardò.
Don Quintino, che è di Alliste (LE), ha ora 41 anni e da quel giorno della denuncia (i fatti contestati risalgono al 15 ottobre del 2010) ha vissuto davvero molto male sia perché l'accusa è assai infamante che per il fatto di essere stato messo nello status laicale dalla Curia quindi senza avere più possibilità di continuare d celebrare messa. Cosa ci può essere di peggio per un sacerdote? La sentenza di primo grado però fu negativa anche per la Curia stessa in quando fu considerata nel processo come responsabile civile e venne condannata, in solido con il parroco, al pagamento al migrante di 20mila euro.
L'avvocato Bonsegna è riuscito, in Appello, a dimostrare incongruenze sull'orario ed il giorno in cui si sarebbero verificati i presunti abusi sessuali e sull'attendibilità delle presunte prove.
Resta da capire ora quali saranno, conseguentemente, le decisioni della Curia e l'atteggiamento degli ex parrocchiani di Don Quintino. (Cosima Miacola)
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