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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Inviata del Tg1 viene aggredita mentre provava a intervistare la moglie di un boss di Bari

Mariagrazia Mazzola, giornalista Rai, è stata aggredita nel quartiere Libertà di Bari perchè tentava di intervistare la moglie di un boss. E' accaduto nel pomeriggio. La giornalista è stata trasportata nel Policlinico per ricevere le necessarie cure dei medici. Mazzola voleva intervistare la moglie del capo clan Lorenzo Caldarola per realizzare un'inchiesta su minori, mafia e violenza. 

Prima di salire in un'ambulanza del servizio 118 la giornalista ha spiegato con poche parole l'accaduto: Ho tentato di fare un'intervista. Ho fatto il mio dovere di cronaca. Non sono stata insistente. Sono stata anglosassone perché sono sempre rispettosa di tutti. La moglie di questo mafioso mi ha aggredita con un pugno-schiaffo sulla guancia sinistra. Viva la stampa libera!". Mazzola stava cercando di parlare con alcune donne davanti casa Caldarola. La giornalista non sapeva che in casa in quel momento si piangeva un defunto. Quando lo ha saputo la giornalista si è allontanata in segno di rispetto ma è stata avvicinato dalla moglie del boss che dopo poche parole l'ha subito picchiata. Massola è un'esperta di inchiesta di mafia. 

Questa aggressione sarebbe avvenuta in strada, nei pressi di un'abitazione, a poche centinaia di metri da dove oggi Don Ciotti, il fondatore di Libera, ha avuto un incontro con i giovani nella parrocchia del Redentore. In ospedale per sincerarsi delle condizioni di salute della giornalista aggredita si è recato, tra gli altri, proprio il parroco di quella chiesa, don Francesco Preite. Poi è giunto anche il procuratore Giuseppe Volpe e il pm di turno Baldo Pisani. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Bari.

Il presidente e il direttore generale della Rai, Monica Maggioni e Mario Orfeo, condannano fermamente l'aggressione. "Si tratta di un tentativo di intimidazione dell'informazione del servizio pubblico che non può essere tollerato in alcun modo: la libertà di stampa è uno dei cardini di ogni matura democrazia e il lavoro dei giornalisti è fondamentale in questo senso. Alla collega Mazzola vanno i nostri auguri di pronta guarigione e il sostegno di tutta la Rai".

A commentare l'aggressione è stato anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro, che ha espresso la sua "condanna dura". "Quanto accaduto - ha detto Decaro - è inaccettabile. Non si può tollerare una violenza di questo tipo nei confronti di una donna e di una professionista impegnata nella ricerca di notizie e approfondimenti. Ancora più se questo accade durante la visita del fondatore di Libera, che apprezzabilmente ha scelto di testimoniare il suo impegno quotidiano contro le mafie, partendo dal quartiere Libertà. Quartiere da tempo ostaggio di organizzazioni criminali che pensano di esercitare una egemonia sul territorio, attraverso anche questi episodi di violenza. Come detto più volte, noi non voltiamo la testa dall'altra parte, e non permetteremo che il nome della nostra città possa essere affiancato a episodi di questo tipo". "Quel quartiere - conclude Decaro - si chiama Libertà e deve essere liberato dalla criminalità organizzata".

Solidarietà alla giornalista anche dal Governo e dal mondo politico. (R.T.)