Palagiustizia Bari: è scontro tra sindaco Decaro e ministro Bonafede
La decisione del sindaco di Bari di concedere una proroga allo sgombero degli uffici giudiziari ha mandato su tutte le furie il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. "Il sindaco di Bari è stato un irresponsabile – ha dichiarato il ministro – perché ha adottato una proroga allo sgombero di un edificio a rischio senza chiarire se lo considera nuovamente agibile o meno”.
Ieri era stato Decaro ad usare parole pesanti sull’atteggiamento e le decisioni del ministro su questo problema: "non so che fine abbia fatto il ministero". In questo Paese ci sono persone che dicono che bisogna passare dalle parole ai fatti e poi purtroppo restano alle parole, i fatti devono fare gli altri". Il riferimento era proprio al ministro della Giustiizia.
Il sindaco comunque aveva motivato ampiamente la sua decisione di prorogare lo sgombero del Palagiustizia di via Nazariantz di 120 giorni. Struttura – ricordiamo - dichiarato inagibile per rischio crollo. "Non è possibile trasferire altre cento persone in via Brigata Regina, non ci sono fisicamente gli spazi. La situazione del nuovo Tribunale e l'esito della ricerca di mercato sono ancora in alto mare, - aveva detto Decaro - per questo diamo la possibilità di ulteriori 120 giorni con misure cautelative molto restrittive".
Al di là dei aspetti logistici però il problema essenziale era quello della sicurezza. Per questo il ministro Bonafede oggi ha detto che “è finito il tempo di chi adotta gli atti disinteressandosi delle persone, salvo poi presentarsi ai funerali o in ospedale quando accadono le tragedie. Sono veramente stufo di chi agisce solo per buttarla in caciara politica".
Va chiarito però che il sindaco di Bari questo aspetto della sicurezza lo aveva considerato nell’adottare il provvedimento di proroga: "Possiamo concedere la proroga – aveva spiegato Decaro - perché c'è una perizia che ci dice che si è ridotto il rischio ma quel rischio va ridotto ulteriormente, quindi inibiamo l'utilizzo dell'ala A del Palazzo di giustizia e non potranno entrare visitatori, ma solo persone autorizzate. Aumenteranno i dispositivi di monitoraggio elettronico e ci sarà una visita ispettiva ogni 48 ore".
Il ministro invece continua a sostenere che dagli uffici di via Nazarantz devono andare tutti via e immediatamente perché solo così potranno sentirsi veramente al sicuro. "Siamo perfettamente consci delle difficoltà, ma magistrati e assistenti giudiziari che ancora sono nell'immobile di via Nazariantz a Bari – ha dichiarato il ministro - non devono stare un minuto oltre quanto stabilito dalla Conferenza dei servizi dello scorso 30 luglio, alle cui decisioni il Ministero si sta attenendo".
Insomma il ministro continua a restare sulle sue posizioni, critica il sindaco di Bari e invita tutti ad abbandonare quegli edifici ed implicitamente ad ignorare l’ordinanza sindacale. Che caos! E’ anche per questo che il sindaco Decaro replica al ministro dicendogli semplicemente “non sono io l’irresponsabile ma il ministro”. Rispondendo a chi lo intervistava in tivù su questo scontro istituzionale e personale il sindaco di Bari ha detto che “in attesa dei fatti, il ministro continua a regalarci parole. L'ultima è 'irresponsabile', indirizzata al sottoscritto. Una parola tecnicamente sbagliata, visto che qui l'unico che si sta prendendo responsabilità, anche al di fuori delle proprie competenze, sono io. E lo sto facendo perché sono abituato a risolvere i problemi, non a fare campagna elettorale permanente. Sì perché siamo in attesa che finalmente il ministro si prenda le sue responsabilità e indichi un luogo idoneo a ospitare la giustizia penale". (R.T.)
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