Trovato anche grano contaminato da microtossine nelle importazioni fatte nel porto di Bari. Oggi sbarcate 80mila tonnellate. La protesta di Coldiretti
Da luglio 2015 a febbraio 2016, secondo Coldiretti nel porto di Bari è arrivato un milione di tonnellate di grano proveniente da Canada, Turchia, Argentina, Singapore, Hong Kong, Marocco, Olanda, Antigua, Sierra Leone, Cipro. La conseguenza è stata che in questo stesso periodo il prezzo del grano pugliese è diminuito del 25% passando da 34 euro a 25 euro al quintale. In mattinata per protesta centinaia di agricoltori di Coldiretti pugliesi e lucani hanno presidiato il varco “della Vittoria” del porto di Bari «per salvare il grano pugliese ed italiano dagli scarichi quotidiani di ingenti quantitativi di prodotto straniero».
Coldiretti lo ha detto chiaramente che non è solo una battaglia economica ma anche di tutela della salute dei consumatori italiani. Mentre gli agricoltori protestavano contro le importazioni gli agenti del Corpo Forestale dello Stato (CFS) hanno effettuato dei controlli sulla merce trasportata. Su 7 camion controllati uno è risultato trasportare grano contaminato da microtossine. Così risulta dalle prime analisi fatte dalla forestale utilizzando un kit innovativo. Il risultato è stato confermato dal Commissario Capo del Corpo Forestale dello Stato della Puglia, Giuliano Palomba: “abbiamo consegnato tutti i campioni alla Asl Bari e le analisi di conferma saranno effettuate dal laboratorio dell’Arpa Puglia. Inoltre, sarà verificata la presenza di metalli pesanti”. Il campione di grano duro messicano risultato contaminato era stato scaricato dalla nave Ecopride (stazza 44.647 tonnellate), battente bandiera panamense e proveniente da Cristobal.
Già solo questa mattina nel porto di Bari sono arrivate quattro navi cariche complessivamente di 80mila tonnellate di grano.
«Bisogna dare certezze - ha spiegato il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - sulla qualità del grano straniero. Se il grano è contaminato da micotossine risultano contaminati anche pane e pasta perché sono resistenti alle alte temperature. Non meno preoccupante la contaminazione da Deossinivalenolo. I parametri europei relativi ai limiti di Don (1750 ppb) sui cereali utili all’alimentazione umana sono quasi doppi rispetto a quelli imposti in Canada (1000 ppb). In altre parole in Europa è commestibile e può essere somministrato anche ai bambini ciò che in Canada non va bene neppure per gli animali». «Vanno affrontate una volta per tutte - aggiunge il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - le storture che condizionano l’andamento del settore, ad iniziare dall’assoluta mancanza di norme che regolano il mercato mondiale».
La Coldiretti evidenzia inoltre che «nel passaggio dal grano al pane il prezzo aumenta quasi del 1600 per cento, considerato che con un chilo di grano si produce un chilo di pane e ancora nel passaggio dal grano alla pasta il prezzo lievita di quasi il 400%, considerato che con un chilo di grano si producono 650 grammi di pasta». (Rezarta Tahiraj)
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