Lun25112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Negro: "Solidarietà ai lavoratori della Coldiretti"

"Siamo vicini agli allevatori e i produttori zootecnici della Puglia che questa mattina hanno manifestato in Piazza del Ferrarese a Bari  a difesa del latte italiano: la difesa delle nostre produzione deve essere una priorità per la politica, anche a garanzia dei consumatori che hanno diritto di conoscere la tracciabilità dei prodotti che mangiamo ed essere certi della loro genuinità”. Lo ha detto il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, che ha espresso solidarietà agli allevatori della Coldiretti scesi in piazza per chiedere tutela e difesa del prodotto italiano del latte. “I nostri operatori sentono fortemente la minaccia dei prodotti esteri di importazione di cui non si conosce la provenienza e che non offrono alcuna garanzia per la tutela e la salute del consumatore. Non possiamo lasciare questo comparto nelle mani di multinazionali senza scrupoli il cui unico interesse è quello di creare profitto senza curarsi della salute del consumatore finale. A rischio ci sono anche migliaia di posti di lavoro.  Auspichiamo perciò che la politica e le Istituzioni si muovano in modo compatto e unitario a difesa di questo comparto, della nostra agricoltura e delle nostre produzioni che sono ancora garanzia di genuinità per tutti noi”. Tra l’altro il capogruppo Udc Negro si è detto particolarmente vicino agli agricoltori di Puglia che si sentono minacciati da una nuova possibile tassa, l’IMU agricola, su cui sta lavorando il Governo Renzi: “Siamo contrari a questo nuovo balzello che metterebbe ulteriormente in crisi l’intero sistema agricolo ed economico del nostro Paese e della nostra regione. Facciamo perciò appello ai rappresentanti del nostro partito e al Governo Renzi affinché sia posta attenzione a questo problema: l’agricoltura pugliese è già in ginocchio a causa della Xylella e del maltempo e l’Imu agricola sarebbe solo un’ulteriore mazzata che segnerebbe inesorabilmente la fine della nostra agricoltura”.