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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Razionalizzare le società partecipate della Regione Puglia. Ecco il piano

“L’adozione del Piano di Razionalizzazione delle società e delle partecipazioni dirette e indirette della Regione Puglia, conclude un percorso virtuoso di buona governance avviato sin dal 2008 e che vedeva la Regione detenere la partecipazione diretta in otto società, e quella indiretta in 19 società. Oggi viene adottato un Piano di razionalizzazione che da atto di quanto già fatto in questi anni, durante i quali il quadro complessivo delle partecipazioni è stato ridotto numericamente, ma soprattutto è stata data applicazione ai principi di coordinamento della finanza pubblica, di contenimento della spesa e di buon andamento dell’azione amministrativa”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola annunciando, in adempimento alle specifiche disposizioni delle Legge di Stabilità 2015, l’adozione con Decreto del 31 Marzo scorso del Piano di Razionalizzazione delle società e delle partecipazioni dirette e indirette della Regione Puglia.

 “Le partecipazioni dirette della Regione Puglia oggi – ha detto Vendola - sono soltanto cinque, di cui tre (fra in house e società di scopo) impegnate in attività strettamente strumentali rispetto alle finalità istituzionali dell’Ente Regione e due che erogano servizi di interesse economico generale. L’adempimento normativo consente di mettere in luce quanta “razionalizzazione” sia già stata attuata in questi anni dalla Regione, tanto che gli obiettivi del Piano consentiranno un completamento del lavoro avviato in termini di intensificazione dei poteri di controllo e monitoraggio finanziario, di efficienza e di efficacia, oltre che di dismissione delle residuali partecipazioni non strettamente necessarie”.
Vendola ha quindi spiegato che “la bussola nel lavoro svolto in questi anni e che ha consentito alla Regione di adottare un Piano che guarda già oltre la semplice razionalizzazione “quantitativa” delle società, è stata quella legata ai principi di trasparenza, di anticorruzione, di efficienza e di dismissione di quelle partecipazioni che non avessero caratteristiche tali da giustificarne il mantenimento. 
Per Vendola infine “il percorso di riorganizzazione sin qui realizzato ha inciso non solo in termini quantitativi, ma ha raggiunto traguardi positivi anche sul piano sostanziale”.

Note sul Piano di razionalizzazione delle Partecipate
Il processo avviato ha messo in luce la rilevanza delle attività svolte dalle due Società in house PugliaSviluppo spa e InnovaPuglia spa non solo per le attività rivolte direttamente all’Amministrazione regionale, ma anche per le notevoli ricadute sull’efficienza dell’attività istituzionale della Regione. Puglia Sviluppo è la finanziaria regionale in house a cui sono state demandate le funzioni di Organismo Intermedio e di gestore degli strumenti di ingegneria finanziaria, nell’ambito delle politiche di sviluppo definite dalla Regione per il sostegno agli investimenti produttivi. Con riferimento alle funzioni di Organismo Intermedio, nel corso del ciclo di programmazione 2007-2013 sono stati cofinanziati investimenti per complessivi € 2,7 miliardi circa, con un onere a carico dei fondi comunitari per € 0,7 miliardi circa; le agevolazioni hanno interessato circa 3.900 imprese. Relativamente agli strumenti di ingegneria finanziaria, la società gestisce quattro fondi, con un budget complessivo di € 250 milioni, destinati al sostegno delle Nuove Iniziative di Impresa (NIDI), alle attività di Internazionalizzazione, al sostegno delle imprese non bancabili (Microprestito) ed infine a favorire l’accesso al credito delle PMI, attraverso la condivisione del rischio con gli intermediari bancari (risk sharing loan). Innova Puglia spa svolge funzioni strumentali che includono le attività di organismo intermedio per l’attuazione dei programmi comunitari e di agevolazione nel campo della ricerca e della innovazione; è responsabile della progettazione, dello sviluppo e della implementazione del sistema informativo regionale e dell’Agenda digitale; con la Legge regionale n. 37 del 2014 è stata designata Soggetto aggregatore della regione Puglia, ruolo che sarà decisivo nel perseguimento degli obiettivi di contenimento della spesa pubblica e di trasparenza, regolarità ed economicità nell’acquisizione di beni, lavori e servizi da parte della Regione, degli enti e aziende del Servizio sanitario regionale e degli altri soggetti pubblici che intenderanno avvalersi delle attività di committenza della Società.
Si è operato con interventi che hanno inciso sul sistema dei controlli e sul coordinamento, disciplinati con la legge regionale n. 26 del 2013 e con successivi atti deliberativi della Giunta regionale di adozione di Linee guida sulla gestione e sul personale delle Società partecipate e controllate. Si è inciso sul numero dei componenti degli organi di amministrazione delle società partecipate e sui relativi compensi. Sono state messe a punto strutture, strumenti e procedure per l’esercizio delle funzioni di monitoraggio, tra cui la realizzazione di apposita Piattaforma web finalizzata, tra l’altro, anche a velocizzare le operazioni di monitoraggio finanziario e di consolidamento di bilancio.
All’interno poi dell’azione di risanamento condotta dalla Regione, un notevole risultato è stato raggiunto con l’equilibrio di bilancio nel 2014 sia per la Società di Trasporti Pubblici Locali di Brindisi e Lecce, sia per la Società Terme di Santa Cesarea S.p.A. Un risultato di notevole rilievo anche sotto il profilo della salvaguardia dei livelli occupazionali, specie se si considerano le difficoltà connesse alla crisi che ha interessato i settori di riferimento.
Gli obiettivi che oggi il Piano si pone guardano:
• all’ulteriore incremento dell’efficacia dei modelli di gestione e di riduzione dei costi, che riceverà ulteriore impulso dal perfezionamento del sistema di monitoraggio e dal consolidamento di bilancio; 
• al completamento del processo di dismissione e di industrializzazione in particolare delle due Società non strumentali (Aeroporti di Puglia e Acquedotto pugliese), in particolare con la trasformazione dell’Acquedotto Pugliese S.p.A. attraverso il coinvolgimento degli enti territoriali ricadenti nell’ambito territoriale ottimale, per adeguare il modello gestionale rispetto ai requisiti previsti dall’ordinamento nazionale e comunitario per la gestione in-house; 
• all’adeguamento dell’assetto organizzativo e giuridico della società InnovaPuglia chiamata a svolgere due funzioni fondamentali dell’agenda digitale dell’amministrazione e di Soggetto aggregatore della spesa del territorio regionale; 
• all’armonizzazione dei sistemi di catalogazione e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare”.
I processi di dismissione e di industrializzazione vedranno l’Amministrazione avvantaggiarsi della grande solidità e redditività delle due Società. Si pensi, per aeroporti di Puglia, al trend crescente rappresentato dal numero di passeggeri (+67% dal 2008 al 2014) che, attraverso il servizio aereo garantito dagli aeroporti pugliesi, arrivano o partono dalla Puglia, utilizzando voli diretti che collegano il territorio con un numero sempre maggiore di città italiane ed europee. Il traffico si è incrementato sia in termini di numero passeggeri sia in termini di destinazioni (+97% dal 2008 al 2014). E mentre le destinazioni nazionali hanno fatto registrare nel periodo considerato un + 50%, quelle internazionali si sono incrementate di un + 126%. Dati che non solo dimostrano la positiva ricaduta, in termini di servizi, per cittadini ed imprese, ma che evidenziano anche un forte incremento di presenze turistiche favorite dalla sempre maggiore facilità di raggiungere la Puglia”.
Le Società partecipate dalla Regione esprimono già oggi un contesto del tutto rispettoso dei vincoli posti dalla normativa nazionale e dimostrano di porsi come utili strumenti a servizio dello sviluppo socio-economico del territorio regionale. Il Piano di razionalizzazione costituisce comunque l’occasione per individuare ulteriori misure a regia regionale, volte a proseguire nell’azione di riorganizzazione già avviata, in linea con gli orientamenti strategici di mandato e nel quadro delle disposizioni previste dalla Legge di stabilità 2015.
Il Piano, accompagnato da apposita Relazione Tecnica, sarà trasmesso alla Corte dei Conti, Sezione di Controllo per la Puglia, oltre che in adempimento agli obblighi in materia di trasparenza, pubblicato sul sito web istituzionale.