Sab23112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Chiesto ad Emiliano di intervenire in difesa onorabilità del consigliere Pino Romano

Che nel PD in provincia di Brindisi ci sia una profonda spaccatura è cosa risaputa e lo conferma il commissariamento cittadino nel capoluogo ma ora c'è di più. E' stata archiviata la posizione del consigliere regionale PD Pino Romano in un processo ma il segretario provinciale ha espresso nei suoi confronti giudizi negativi. Un altro consigliere regionale, Ernesto Abaterusso, chiede che di questa vicenda se ne occupi direttamente Michele Emiliano al fine di difendere la onorabilità di Pino Romano.

“La periodica diffusione di notizie false sul collega Pino Romano getta un'ombra - dichiara Abaterusso - sulla professionalità di alcuni operatori dell'informazione che, a Bari e Brindisi, colpiscono l'onorabilità del Presidente della Commissione regionale sanità senza alcuna verifica sulle notizie che pubblicano.
Il collega Romano non ha beneficiato di alcuna prescrizione in merito al processo che si sta celebrando a Brindisi. Gli atti giudiziari affermano, al contrario, che per il Presidente Romano si è proceduto all'archiviazione - su richiesta del PM responsabile delle indagini - per infondatezza della notizia in criminis. Altro che prescrizione!
Sorprende inoltre che nessun rappresentante del PD - continua Abaterusso - abbia preso carta e penna per ristabilire un principio di verità. Ed anzi - evidenzia Abaterusso - che l'unico ad esprimersi, con dichiarazioni sciacallesche, sia stato il segretario provinciale di Brindisi che invece di informarsi per dare un contributo costruttivo si è abbandonato a dichiarazioni irresponsabili e calunniose verso un suo compagno di partito. Altro che partito-comunità!
E mi chiedo a questo punto, ma lo chiedo soprattutto al segretario regionale del mio partito, Michele Emiliano, se un segretario che attacca e denigra i suoi compagni ha ancora titolo a svolgere una funzione di dirigente oppure, se non sia il caso di prendere atto della sua inadeguatezza e di mandarlo a casa nominando un commissario al suo posto.
Ma un punto deve essere chiaro: nessuno può far finta che non sia successo nulla”.