Il Piano riordino ospedaliero della Puglia deciso da Michele Emiliano chiude 8 ospedali pubblici e finanzia per 800 milioni la sanità privata
E' deluso Cosimo Borraccino (Sinistra Italiana), presidente della Commissione consiliare affari generali e personale, del metodo utilizzato da Michele Emiliano nel decidere il Piano di riordino ospedaliero. Per Borracino è mancato il confronto, insomma è un provvedimento calato dall'alto.
“In attesa di vedere e studiare il nuovo Piano di riordino ospedaliero – dichiara Borraccino - varato dalla Giunta regionale, prendiamo atto, come Sinistra Italiana, ancora una volta di come il presidente/assessore alla Sanità, Michele Emiliano, proceda senza confrontarsi con nessuno, senza informare sindacati, associazioni, ordini professionali e comitati di lotta per la sanità pubblica, dato che sono passati oramai due mesi e mezzo dalla bocciatura della prima stesura del Piano in Commissione Sanità”.
Poi Borracino non fa mistero neppure nel merito del Piano “imposto” dal Governatore della Puglia: “Valuteremo, come Sinistra Italiana, il nostro approccio e il nostro voto, in Commissione ed in Consiglio, solo in base a quello previsto nel Piano stesso che, ancora non abbiamo visto, ma che da una veloce analisi delle prime voci e comunicati stampa ci pare abbastanza deludente, perché continuerebbe a prevedere la chiusura di 8 ospedali pubblici, lascerebbe immutata la ricca fetta di torta degli 800 milioni di euro della sanità privata, non interverrebbe sulla mobilità passiva extra regionale che distoglie ben 250 milioni di euro dai fondi del nostro Sistema Sanitario”.
Borraccino afferma che sono giuste quindi le perplessità e le proteste contro questo Piano di Riordino: “Facciamo nostre tutte le perplessità dei sindacati confederali che hanno preannunciato una grande manifestazione contro il Piano di riordino ospedaliero e contro la gestione della Sanità in Puglia, come anche il parere certamente non lusinghiero di tutte le forze sindacali di base. Siamo vicini e ci confronteremo con le comunità abbandonate di Grottaglie, San Pietro Vernotico, Mesagne, Fasano, Terlizzi, Triggiano, Molfetta e Trani, raccogliendo le grida di dolore, intensificando l'interlocuzione con loro, partendo da domani sera con la città di Grottaglie, nel corso di una grande assemblea”.
Borraccino fa capire che è necessario unire gli scontenti per chiedere miglioramenti al Piano di riordino ospedaliero: “Siamo vicini, come Sinistra Italiana a tutte questa moltitudine di persone e a tutti questi movimenti di lotta, agli ordini professionali alle tante associazioni per dire loro che insieme possiamo fattivamente continuare a lottare per sperare in un Piano migliore e in una Sanità più efficiente. Garantisco infine, come componente della Commissione Sanità, che se non ci saranno, nella nuova versione del Piano, netti cambiamenti rispetto a quanto previsto nel piano bocciato, a partire dalla chiusura degli 8 ospedali pubblici, il mio sarà un voto contrario”.
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