Dom24112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Sfiducia all'assessore Nardoni: perché PD non vota con il centrodestra?

Il centrodestra in consiglio regionale invita provocatoriamente anche il PD a votare la mozione di sfiducia all'assessore regionale all'Agricoltura Fabrizio Nardoni. L'invito parte dal consigliere regionale di Forza Italia Luigi Mazzei il quale dichiara: “Finalmente anche il centrosinistra apre gli occhi e prende definitivamente atto della mala gestione del problema Xylella che sta fiaccando il territorio salentino e le sue aziende agricole che versano in una crisi che sembra essere irreversibile.
Ciò che ha detto nei giorni scorsi il Segretario regionale del Pd Michele Emiliano non ammette repliche, poiché uno dei candidati alla successione di Vendola parla in termini espliciti non soltanto dei ritardi operativi della Regione Puglia ma, addirittura, dell’incuria con cui la Giunta ha affrontato il tema e punta l’indice contro il rimedio che l’Esecutivo regionale avrebbe pensato di applicare (l’eradicazione di quasi due milioni di alberi) che sarebbe peggiore del male.
Non è un caso che lo stesso emiliano abbia retweettato la nostra richiesta di dimissione dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Puglia.
Ora, però, c’è da passare dalle parole ai fatti, c’è da mette la parola fine all’immobilismo di cui ci si è ammantati in questi anni e provare a risolvere il problema in maniera definitiva.
Nel prossimo Consiglio regionale, si discuterà la nostra mozione di sfiducia nei confronti di Fabrizio Nardoni: se i consiglieri del Partito Democratico agiranno di conseguenza alle parole espresse da Emiliano voteranno insieme a noi la rimozione dell’Assessore. Poi, subito dopo, con grande senso di responsabilità, tutti insieme proveremo a giocare l’unica carta possibile: la richiesta di nomina di un commissario (che ovviamente non potrà essere Nichi Vendola, viste le responsabilità regionali) per cercare di trovare in tempi brevi le adeguate risposte agli imprenditori del settore stremati dalla crisi.
Non è un caso che l’eurodeputato del Pd Lavarra definisce irresponsabile chi si pone contro il commissariamento. Insomma, il prossimo Consiglio sarà la cartina al tornasole della serietà con cui il centrosinistra vuole affrontare il problema. Se il Pd compatto sosterrà Nardoni significa le parole di Emiliano non contano nulla, si tratterebbe solo di schermate elettorali e noi non possiamo permettere che il gioco delle primarie venga fatto sulla testa del territorio salentino.
Mentre Emiliano e Nardoni litigano la Xylella avanza e gli agricoltori e florovivaisti non hanno ancora visto un euro a seguito di un’azione concreta di contrasto al batterio killer. Chi opererà in difformità ad un principio di trasparenza e lealtà nei confronti del Salento dovrà per questo essere giudicato”.

Nel frattempo la replica indiretta al centrodestra e direttamente al PD l'assessore della Regione Puglia Nardoni è questa: "Sono contento da assessore all'agricoltura e da cittadino pugliese che finalmente anche i nostri parlamentari europei del PD vogliano darci una mano sul tema dell’emergenza Xylella. Spero solo che questa disponibilità non sia legata al momento elettorale che porta a dire molte imprecisioni, come quella del candidato presidente Emiliano che sostiene che la xylella sia dovuta alla mancata cura delle piante di olivo da parte dei nostri agricoltori. L'onorevole de Castro era Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento Europeo quando è stata adottata l'attuale decisioni comunitaria sulla xylella che, per la natura stessa dell'atto, non è concordata con la Regione ma subita dallo Stato membro e dalla stessa comunità regionale. Da parte del Ministero e della Regione, come molti ricorderanno, c'è stata invece una intensa azione che sul piano tecnico è servita a mitigare le azioni contenute nel parere comunitario e che hanno riguardato ad esempio il superamento della minaccia eradizione, prevista inizialmente solo per focolai puntuali al di fuori dell’area di Gallipoli. Ministero e Regione, con il parere del comitato tecnico scientifico nazionale, nominato su nostro impulso, hanno coraggiosamente deciso di non applicare la decisione comunitaria proprio per salvare le piante di ulivo e perché ritenuta superata dalle successive manifestazioni della malattia, e ora stanno lavorando per una revisione della stessa avendo deciso che vi era la necessità di definire una nuova area infetta, una zona cuscinetto e un cordone fitosanitario. Tutto contenuto in un decreto ministeriale già pubblicato. Anche sulla eventuale nomina del commissario la Regione Puglia si muove d'intesa con il Ministero dell'agricoltura per individuare una figura che possa avere poteri derogatori ulteriori rispetto a quelli definiti dalla normativa fitosanitaria europea e nazionale, e si sta percorrendo la strada della decretazione dello stato di emergenza sulla base della normativa di protezione civile. Cosa molto complicata e mai avvenuta in Italia per motivi fitosanitari. Sul piano delle risorse economiche un aiuto dei parlamentari europei del Partito Democratico sarebbe molto utile considerato che come Regione Puglia abbiamo già presentato un dossier di solidarietà per ottenere il cofinanziamento dell'Unione europea prevedendo la necessità di risorse per ricerca e risarcimenti dei danni che sono state già respinte dalla Commissione Europea. Le uniche risorse per ora sono quelle stanziate dalla regione Puglia per sei milioni di euro e dal Ministero per 2,6 milioni di euro. Un aiuto sarebbe molto utile in sede politica di parlamento e commissione europea per l'approvazione del regime di aiuto che la regione Puglia sta presentando per consentire il riconoscimento dei risarcimenti agli agricoltori e vivaisti. Ma forse ne dovremmo parlare dopo il 30 novembre? Perché ho l’impressione che le primarie abbiano annebbiano la mente!"