Slitta al 7 luglio udienza in India per i marò pugliesi Latorre e Girone
Per decidere della vita dei due marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone si tornerà nelle aule giudiziarie indiane il 7 luglio. Sarà allora che la Corte Suprema indiana deciderà in merito al ricorso presentato dai Fucilieri di Marina contro l’utilizzazione nel processo della polizia investigativa Nia. Polizia antiterrorismo che con i due pugliesi non c'entra assolutamente nulla ma l'India in questi anni ci ha fatto capire che lì da loro tutto è possibile: anche rinviare ripetutamente le udienze e non formalizzare, a tre anni dall'accaduto, neppure le accuse. La data del 7 luglio è il risultato dell'ennesimo rinvio infatti. L'udienza si sarebbe dovuta svolgere il 28 aprile, ma quel giorno i giudici dell’aula n.3 del massimo tribunale indiano decisero di esaminare solo dei casi in programma rinviando per ferie gli altri 25 processi tra cui quello dei marò pugliesi.
La nuova data dell’udienza è ad appena una settimana dalla scadenza dei tre mesi concessi a Latorre per proseguire In Italia le terapie legate all’ictus che lo ha colpito a fine agosto 2015.
Alle prese con le terapie necessarie per guarire dall'ischemia e scongiurare nuovi rischio per la salute, Latorre trascorre da settembre a Taranto la sua convalescenza ma la sua mente ovviamente pensa alla scadenza del permesso concessagli dalla Corte Suprema indiana. Torneraà New Delhi per l'udienza o restera in Italia? Intanto lì, lontano dai suoi familiari, c'è il suo commilitone. Girone è in una casa nell'ambasciata di Italia in India, quasi un "ostaggio" o una garanzia del governo indiano per il ritorno in India di Latorre. Girone lavora con l'addetto militare ma spera che la vicenda giudiziaria finisca presto e possa tornare quindi anche lui in Puglia per riabbracciare la moglie Vania e i figli Michele e Martina. (Carmelo Molfetta)
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