Famiglia Scazzi: dopo le lacrime Sabrina Misseri dica la verità su Sarah
Nella scorsa udienza Sabrina Misseri era scoppiata a piangere mentre affermava di non essere stata lei ad aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. Oggi è l'avvocato Nicodemo Gentile, il legale parte civile per la famiglia Scazzi, ad invitare Sabrina a non fermarsi alle lacrime ma a dire tutta la verità. “Per noi è stato un omicidio domestico. Loro, Sabrina e Cosima, non ci aiutano ma lanciamo un appello - ha detto Gentile - ad aiutarci processualmente. Dicano la verità. Se loro hanno un moto coscienza, se veramente queste lacrime sciolgono la durezza interiore, dicano quello che è successo veramente. Altrimenti saremo noi, insieme alla procura e ai giudici, a ricostruire quella verità, la verità processuale che le inchioda alle loro responsabilità, che ci sono e sono evidenti e loro non hanno fatto nulla per dimostrare il contrario”.
Per il sostituto procuratore generale Antonella Montanaro il quadro accusatorio è già fin troppo chiaro a tal punto che nella scorsa udienza ha chiesto la conferma dell’ergastolo per Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano (cugina e zia della vittima), e delle altre pene per gli altri sei imputati: Michele Misseri (marito di Cosima e padre di Sabrina) e il fratello Carmine, condannati in primo grado rispettivamente a 8 e 6 anni di carcere per soppressione di cadavere; Vito Russo jr, ex legale di Sabrina condannato a due anni per intralcio alla giustizia; Giuseppe Nigro, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, condannati a pene comprese tra un anno e un anno e quattro mesi per favoreggiamento.
Insomma per sostituto procuratore generale Antonella Montanaro ad ammazzare la 15enne di Avetrana Sarah Scazzi il 26 agosto 2010 furono Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano.
Decisamente ingarbugliata la situazione giudiziaria per Michele Misseri, il papà di Sabrina. Il suo avvocato, Luca La Tanza, ha dichiarato ai giornalisti che anche il procuratore generale “dice apertamente che Michele Misseri è una persona buona, una persona che non ha mai fatto del male a nessuno, una persona che è stata costretta a fare quello che ha fatto”. In sostanza Misseri si sarebbe reso colpevole "solo" di aver gettato il corpo di Sarah in un pozzo di contrada Mosca. “Ci sono processualmente parlando le prove – ha affermato l'avvocato La Tanza – che dimostrano che Michele Misseri sin dal primo giorno avrebbe voluto far ritrovare il corpo della nipote. A parere di questa difesa la pena che è stata comminata è stata sicuramente elevata”.
Il paradosso è che mentre il difensore di Michele Misseri lamenta la durezza della pena il diretto interessato, cioè proprio Michele, continua ad affermare sostanzialmente l'ingiustizia di essere stato condannato solo per l'occultamento di cadavere e non, invece, anche per l'omicidio della nipote. Dalle plurime confessioni fatte da Michele Misseri risulterebbe, infatti, che sarebbe stato soltanto lui ad uccidere Sarah e che quindi moglie e figlia (Cosima Serrano e Sabrina) andrebbero scarcerate immediatamente in quanto assolutamente innocenti. Versione dei fatti, quella di Michele Misseri, a cui, come dimostra l'arringa del sostituto procuratore generale nella precedente udienza, l'accusa non crede assolutamente. (Giancarlo Vincitorio)
- Dettagli