India accetta arbitrato internazionale per i due marò pugliesi
Tutto in un giorno dopo un'attesa durata quasi tre anni. La Corte suprema indiana ha prolungato di sei mesi il permesso concesso a Massimiliano Latorre di restare in Puglia per curarsi. Inoltre l'intera vicenda dei due marò pugliesi sarà ora oggetto di arbitrato internazionale così come proposto insistentemente dall'Italia in questi anni. La procura indiana, infatti, ha accettato in Corte suprema il procedimento di arbitrato internazionale presentato dall’Italia. E' stata già fissata un’udienza per il 26 agosto e in quell'occasione il governo indiano dovrà fare pervenire un rapporto ufficiale in merito alla questione. In questo modo verranno sospesi tutti i procedimenti giudiziari tentati in India a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Alla richiesta dei legali dei due marò ha fatto seguito l'intervento del rappresentante del governo indiano (Solicitor General), Ranjit Kumar, che sostanzialmente ha evidenziato come l’India è tenuta ad accettare l'arbitrato per la soluzione delle controversie internazionali in quanto è firmataria dell’Unclos, cioè la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare. E' a questo punto che la Corte ha fissato la nuova udienza per il 26 agosto, entro cui il governo indiano presenterà un proprio rapporto sulla vicenda.
Questo è esattamente ciò che chiedeva l'Italia ed è sorprendente che in India, dove la lentezza giudiziaria nei confronti dei due marò pugliesi è stata fin troppo esagerata, si siano susseguite due così belle notizie in un solo giorno. Comunque ciò non significa che l'India abbia abdicato le proprie ragioni ma che è propensa a continuare a difendere la propria tesi finalmente dinanzi a giudici terzi, cioè con l'arbitrato internazionale. 'Solicitor General' ha confermato, infatto, che l’India "parteciperà per dire agli arbitri internazionali che la giurisdizione è nostra e non dell’Italia".
Nel Tarantino, dove è circondato dall'affetto dei suoi familiari, Massimiliano Latorre ha così commentato: “"Sono soddisfatto ma il mio pensiero è sempre rivolto a Salvatore e al desiderio di poterlo, riabbracciare al più presto, in Italia. E’ questo il mio pensiero più pressante, ogni giorno".
E su Salvatore Girone ora sono concentrate, infatti, le attenzioni del Governo italiano. Dalla Farnesina – mediante un comunicato ufficiale – si fa sapere che “L'Italia si accinge ora ad attivare tutte le misure necessarie per consentire il rientro in Italia anche del Fuciliere di Marina Salvatore Girone".
L'arresto dei due fucilieri di Marina risale al 19 febbraio 2012. Un calvario durato tropo tempo e già solo per questo assolutamente ingiusto. (Giancarlo Vincitorio)
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