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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Chi sono i 21 indagati dello scandalo sui finanziamenti all'Università di Foggia

C'è anche il rettore dell'Università di Foggia, Maurizio Ricci, tra le 21 persone indagate nell'inchiesta giudiziaria su presunte irregolarità nella rendicontazione di finanziamenti erogati a progetti di ricerca. Nei loro confronti al momento vengono ipotizzati i reati di truffa e abuso d'ufficio. Tra gli indagati risultano esserci anche docenti e funzionari dell'Ateneo e il direttore del Dipartimentio di Scienze Agrarie, Agostino Sevi. Indagata è anche Milena Grazia Rita Sinigaglia, pro rettore, come pure l'ex direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Gianluca Nardone, che attualmente ricopre il ruolo di direttore del Dipartimento agricoltura della Regione Puglia.

Le presunte irregolarità sarebbero state compiute sui finanziamenti Pon "Ricerca e Competitività" ottenuti per un valore di circa 10 milioni di euro dai gruppi di ricerca del Da.Re. (Distretto agroalimentare regionale) di cui fa parte proprio l'ateneo di Foggia. A pagare era il Miur (Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca).

La Guardia di Finanza su disposizione della Procura di Foggia ha oggi perquisito gli uffici del Dipartimento di Scienze Agrarie e procederà ad ulteriori verifiche sulle rendicontazioni di tre progetti finanziati. I progetti finiti nell'inchiesta giudiziaria: Pro.Ali.Fun (sulla produzione di alimenti funzionali), l’Info-Pack (per il prolungamento della shelf life dei prodotti alimentari) e il SiMiSa  (sugli strumenti innovativi per il miglioramento della sicurezza alimentare).

A fare avviare l'inchiesta giudiziaria è stata la denuncia presentata due mesi addietro da due professori dello stesso Dipartimento: Diego Centonze e Alessandro Del Nobile. Quest'ultimo professore ordinario in Scienze e Tecnologie alimentari. I due professori si sarebbero rifiutati di firmare rendiconti perchè - a loro parere - i finanziamenti sarebbero stati utilizzati in modo differente da ciò che risulterebbe dai documenti. 

Al momento dell'arrivo della Guardia di Finanza in Università era in svolgimento una seduta di laurea che per evidenti esigenze prioritarie di indagine è stata sospesa. Nel corso delle perquisizioni sono state notificate alcuni avvisi di garanzia agli indagati.

Nel frattempo proprio rettore Rixxi è intervenuto per precisare il suo ruolo in merito a questa vicenda e per criticare i metodi utilizzati dalla guardia di finanza nell'effettuare il blitz questa mattina nell'Università. 

«Sono uomo di legge - chiarisce Ricci -, attendo con serenità che le indagini facciano il loro corso. Tuttavia, al fine di restituire una più corretta e completa argomentazione dei fatti, credo sia il caso di puntualizzare che il PON Ricerca e Competività 2007-2013 (al centro dell’inchiesta) ha prodotto esiti ed effetti amministrativi nel periodo in cui non ero Rettore dell’Università di Foggia, carica assunta dal 1° novembre 2013. Questo dettaglio cronologico non intende respingere eventuali addebiti o responsabilità, ma mi pare un chiarimento utile se non necessario".
Il rettore poi non nasconde il proprio disappunto per come sono state fatte le perquisizioni e le altre operazioni di polizia: "mi rincresce evidenziare come l’operazione della Guardia di Finanza sia stata eseguita, talvolta, con modalità discutibili. Oggi, presso il Dipartimento di Scienze agrarie, era giornata di sedute di laurea: familiari e amici degli studenti che stavano per laurearsi sono stati temporaneamente allontanati, fatti accomodare nei corridoi o nel giardino antistante il Dipartimento, incidendo non certo positivamente su quella che avrebbe dovuto essere la loro giornata di festa; un fatto che trovo discutibile, soprattutto perché effettuato nei confronti di un’altra istituzione pubblica, impegnata da sempre nella diffusione della cultura della legalità".

Va aggiunto, però, che dal decreto di sequestro notificato agli indagati Ricci "risulta aver autorizzato la spesa di gran parte dell'anticipazione del 50% e tutto il restante 50% del progetto". Nel decreto Ricci inoltre risulta essere "firmatario della Convenzione attualmente in vigore tra il Dare Puglia e l'Unifg, insieme all'allora presidente del Dare Puglia, Gianluca Nardone".

Questi sono i nomi di tutti gli indagati: Maurizio Ricci di 66 anni; Agostino Carmelo Sevi Direttore dipartimento Safe di 55 anni; Gianluca Nardone 50 anni direttore generale DARE pro tempore nonché successivamente Presidente Dare e membro CDA di Foggia; Costantino Quartucci 54 anni Direttore Generale UniFg; Giuliano Volpe 54 anni Rettore pro tempore UniFg e Presidente pro tempore DARE; Antonio Pepe 44 anni già direttore DARE; Carla Severini 60 anni responsabile scientifico progetto INFOPACK; Milena Sinigaglia 56 anni Responsabile dipartimento Scienze Agrarie; (Docenti e assistenti) Sandra Pati di 43; Aldo Di Luccia di 64; Carmela Lamacchia di 46; Francesco Lops di 56; Antonia Carlucci di 51; Barbara La Gatta di 45; Giovanni Normanno di 51; Luciana Lucchetti di 59; Annalisa Tarantino di 41; Vincenzo Lattanzio di 69; Claudio Ciccarone di 68; Giuseppe Lopriore di 44; Aziz Akkak di 51.