Altro Natale in India per il marò pugliese Salvatore Girone mentre il suo commilitone Massimiliano Latorre è ancora convalescente nel Tarantino. Una vicenda, queste dei due militari pugliesi intrappolati nelle maglie della lenta giustizia indiana, che da tre anni ormai non si riesce ancora a risolvere nonostante i tanti annunci di impegno dell'Italia e della solidarietà espressa da tutti gli italiani. I governi Monti, Letta e Renzi hanno tentato più soluzioni ma la situazione attuale è sostanzialmente quella iniziale perché l'India continua a considerare i due nostri fucilieri di Marina propri prigionieri in attesa di giudizio.

E a Natale, da New Delhi, Salvatore Girone ha espresso il suo auguri ai suoi colleghi ricordando il piacere di essere riuniti con le proprie famiglie. In un messaggio, di cui l'ANSA ha ricevuto il testo,
Girone ha scritto: "Buon Natale ai cari colleghi che sono impegnati nelle missioni ed a quanti di essi invece hanno la fortuna di essere riuniti con le loro famiglie".
“Un sentito buon Natale – ha affermato Girone – alla gente bisognosa che in questa difficile epoca affronta con difficoltà la quotidianità della vita. I miei auguri di buon Natale vanno poi a tutti i bambini che non possono ricevere calore e affetto dai loro cari lontani. Auguri a tutti coloro che per scelta, professione o missione aiutano il prossimo in difficoltà. E a tutti coloro che ormai da lungo tempo ci trasmettono vicinanza, solidarietà e affetto. Un buon Natale particolarmente affettuoso al mio collega e amico Massimiliano Latorre, ed agli amici e familiari che da ormai quasi tre anni sono lontani”.

E proprio il suo commilitone pugliese, amico in questa grave disavventura indiana, Massimiliano Latorre, in un messaggio affidato al Tg1, oltre a ringraziare “gli italiani per il calore con cui ci hanno sempre sostenuto durante i tre anni di questa annosa vicenda", ha espresso il desiderio di "poter riabbracciare Girone al più presto in patria".

Occorre ricordare che a breve, il 13 gennaio, scadrà il permesso di convalescenza di Latorre e il militare pugliese, salvo nuovo indicazioni mediche e richieste di proroga da inoltrare in India, dovrà fare rientro in India.

Intanto sulla vicenda è intervenuto da Genova il cardinale Bagnasco dichiarando che questo “è un fatto che non comprendo. Le situazioni sono complicate e complesse ma tre anni sono molti. Si presume che non ci sia molta disponibilità da parte di chi dovrebbe dimostrarla. E non parlo del nostro governo”. (G.P.)