Dichiarazione del
I Punti di Primo Intervento (PPI) sono strutture funzionali al sistema di emergenza sanitaria la cui funzione è indispensabile per alleviare i Pronto Soccorso (ormai diradati) degli ospedali da prestazioni correlate ad urgenze minori e per offrire al paziente una prima stabilizzazione nell'alta complessità, al fine di consentire il trasporto nel Pronto soccorso più appropriato.
In Puglia il governatore della Puglia, Michele Emiliano, sta procedendo nel sostituire con ambulanze i punti di primo intervento. Fortemente contrario a questa scelta è il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia-Noi con l’Italia, Ignazio Zullo, il quale spiega che "se è vero che il futuro dei PPI è la trasformazione in postazione medicalizzata del 118 entro un arco temporale predefinito, è altresì vero che questa trasformazione deve avvenire con il contemporaneo potenziamento dell’attività sanitaria territoriale al fine di trasferire al sistema dell’assistenza primaria le patologie a bassa gravità e che non richiedono trattamento ospedaliero secondo protocolli di appropriatezza condivisi tra 118, DEA, HUB o Spoke di riferimento e Distretto, mantenendo rigorosamente separata la funzione di urgenza da quella dell’assistenza primaria".
Nella Puglia di Emiliano e del centrosinistra - secondo Zullo - "prevale il depauperamento dei luoghi di cura e delle risorse impiegate rispetto al potenziamento della Prevenzione e delle funzioni assistenziali territoriali. Insomma, si chiudono i PPI ma il potenziamento della medicina territoriale è lacunoso ed assente. E in assenza di potenziamento delle funzioni assistenziali territoriali, la chiusura dei PPI è da considerarsi pericolosa per i pazienti. E' sufficiente leggere il D.M. 70/2015, nella parte inerente la rete dell'emergenza-urgenza, per comprenderlo".
Già ora con i PPI attivi nelle sale dei pochi Pronto Soccorsi residuati assistiamo - dichiara Zullo - al sovraffollamento di pazienti costretti a lunghissime attese anche di 24 ore, figuriamoci cosa potrà avvenire con la chiusura dei PPI in assenza del potenziamento delle funzioni assistenziali territoriali.
A Parere di Zullo "serve una rivoluzione civile e democratica che parta dalla presa di coscienza delle comunità di una Sanità Pugliese fatta di scelte di pianificazione ed organizzazione inaccettabili e dannose di un Presidente-Assessore assente ed inadeguato".
- Dettagli