Pentassuglia: ecco cosa cambia nella sanità pugliese
L’assessore regionale alle Politiche della Salute, Donato Pentassuglia, ha spiegato gli ultimi provvedimenti della Giunta Vendola in materia sanitaria e le prospettive per il sistema pugliese.
“Ben 28 sono state le delibere approvate nell’ultima giunta dell’anno scorso, tutti frutto della concertazione con le parti sociali e con il partenariato. Nessun blitz dunque – dichiara l'assessore Pentassuglia - ma documenti che danno elementi di certezza univoci e unilaterali ai direttori generali indicati, che dal 12 gennaio saranno commissari proprio per non lasciare il sistema senza governo in una situazione così complessa. Dal 12 saranno commissari per concedergli il tempo di formare la squadra di DS e DA, per conoscere e organizzare le macchine aziendali, anche perché fino a questa mattina non conosciamo ancora i provvedimenti che il governo intende attuare per in materia di sanità anche per il problema della cosiddetta “terra dei fuochi” che coinvolge anche la Puglia”.
“Oggi – prosegue pentassuglia – voglio dare anche un saluto a tutti gli operatori sanitari che con la ristrettezza delle risorse umane stanno lavorando con abnegazione. Allo stesso tempo dico che tenteremo di isolare le poche mele marce con il lavoro quotidiano in un sistema complesso e difficile”.
Pentassuglia è poi passato a illustrare i provvedimenti: “Il varo della rete regionale delle malattie reumatiche, dà completezza al sistema ed è stata richiesto dalle associazioni. Il Policlinico sta già lavorando per l’avvio. E poi la rete ematologia, che vedrà nella equipe della prof.ssa Specchia del Policlinico l’hub di una rete con funzionali spoke”.
L’assessore ha specificato che a fine gennaio “ci sarà l’opportunità di comunicare ai DG sia il DIEF, documento economico e finanziario, che la rimodulazione dei servizi territoriali e ospedalieri, secondo quanto previsto dal Patto per la salute”.
Tornando ai provvedimenti, l’assessore ha poi parlato del piano della prevenzione e della formazione, di aver “chiuso la partita di villa Dragonetti nella Asl Bat dove è rimodulata l’offerta di posti letto salvaguardando i posti di lavoro”.
E ancora, la delibera per i centri HCV (epatite C cronica) per la distribuzione del Sofosbuvir, farmaco molto costoso che cura la malatta. “Solo il Policlinico gestirà con attenzione la somministrazione per i cittadini con codice STP, al fine di evitare possibili malversazioni e cessioni illegali del medicinale che come è noto costa moltissimo alle casse pubbliche”.
Inoltre è stata revocata la delibera sull’appropriatezza della prescrizione degli inibitori della pompa protonica, “dando ai prescrittori la responsabilità diretta di uso e di danno”. E’ stata ridefinita e rifinziata l’attività dell’osservatorio epidemiologico regionale, varato il progetto “Anziani in movimento” e nominata molto prima dell’estate la commissione per gli stabilimenti balneari.
“Abbiamo varato la rete delle strutture pubbliche e private per la radiodiagnostica” ha aggiunto, e poi le linee guida per il campionamento della composizione del cemento.
Chiusa positivamente la verifica di metà mandato per il DG del Policlinico, Vitangelo Dattoli e “ci costituiremo parte civile nei provvedimenti di violenza contro le donne e minori per i femminicidi”. Ancora: “Ed ecco lo schema di regolamento della psichiatria domiciliare”.
“Per il controllo della spesa farmaceutica, abbiamo poi approvato il dipartimento del farmaco – ha spiegato – distinguendo tra farmacie territoriali e ospedaliere per il controllo e il monitoraggio della spesa. Il governo centrale ha fatto infatti un provvedimento paradossale: bene ha fatto a ridurre la quantità di pillole nelle scatole, sapendo che spesso si butta parte delle medicine per cure di pochi giorni. Ma questo negli ospedali non serve e anzi crea problemi, visto che le confezioni aperte restano in reparto. Dovremo agire per evitare diseconomie”.
“Abbiamo accorpato i distretti nelle città capoluogo. Non li ho cancellati, ma era intollerabile che nelle città ci fossero capi distretto che trattassero in maniera differente i cittadini di rioni diversi. Lo vorrei fare e si farà anche in altre aree: penso alla Valle d’Itria dove ci sono tre distretti diversi dove i tre capi non si parlano e i cittadini devono fare chilometri per le pratiche che per legge si potrebbero fare vicino casa. A Bari, Foggia e Taranto ora il sindaco ha un solo interlocutore per i piani sociali di zona e per le necessità delle popolazioni. Per il resto dei distretti lavoreremo sempre nell’ottica di favorire i servizi ai più indigenti e sfortunati”.
Sul futuro, Pentassuglia ha detto che “approveremo il Dief e spero di portare in Commissione il disegno di legge per la riforma dell’Ares, che vedrà andare a breve in pensione il suo DG attuale. La riforma metterà in condizione assessore e Giunta di avere nell’agenzia un supporto tecnico-scientifico che governi le scelte politiche. Il provvedimento di legge arriverà nella fase finale della consigliatura, ma sempre nel rispetto per i cittadini pugliesi che non hanno bisogno di blitz, ma di leggi che consentano al sistema di lavorare”.
Pentassuglia ha poi rivolto un plauso alla struttura dell’Assessorato, “che pur ridotta all’osso con pochissimi impiegati “C” è riuscita dopo il parere dell’11 dicembre a pagare all’Università già il 16 dicembre quanto dovuto per l’accordo. Siamo riusciti a chiudere il contenzioso con le ex CCR per l’Oncologico, che potrà portare a una nuova mission per l’ente e che spianerà la strada per l’apertura del quarto pronto soccorso a Bari presso la Cbh-Mater Dei. Infine con la struttura stiamo abbattendo i tempi di pagamento delle fatture ai fornitori.
Siamo già a meno 50%, passeremo dai 150 giorni a 60/80 giorni. Tutto questo non risolve i problemi della sanità: ma spianerà la strada ad altre azioni sul “falso” problema delle liste d’attesa e del completamento delle assunzioni del personale a tempo indeterminato dopo l’uscita dal Piano di rientro”.
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