Emergenza rifiuti a Brindisi
“Il dubbio che l’emergenza rifiuti a Brindisi sia stata indotta per spianare la strada a nuovi inceneritori, inizia a diventare sempre più una certezza. Le proposte del consigliere regionale di maggioranza Vizzino sono assolutamente intollerabili per l’intera comunità brindisina”. È quanto dichiara il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti sulla proposta del collega di maggioranza, ovvero la realizzazione del progetto A2A/Edipower che prevede la combustione di carbone e derivati da rifiuti nella centrale Brindisi Nord.
“Il pensiero fossile dell’attuale classe politica si manifesta ogni qual volta ci troviamo di fronte ad un’emergenza. Fa specie però sentire un coetaneo parlare ancora di combustione di carbone e di rifiuti, come ‘soluzione auspicabile’. Una giovane classe politica che persegue però i fini della solita vecchia classe politica”.
“Ad oggi – prosegue il consigliere - Rifiuti Zero è l’unica via da percorrere per chiudere definitivamente l’emergenza rifiuti a Brindisi, seguendo quanto la direttiva 2008/98/CE già stabilisce. Riprogettare la vita ciclica dei rifiuti considerandoli non più come scarti ma come risorse da riutilizzare, il tutto attraverso una raccolta differenziata spinta, impianti di compostaggio aerobico per la frazione umida, centri per il riuso, il riciclo e il recupero di altre componenti come carta, vetro o plastica, e molto altro ancora. Le scelte da fare adesso, con il commissariamento da parte della Regione per ciò che concerne i rifiuti nel brindisino, sono assolutamente politiche e la direzione che si vuole percorrere sembra essere sempre la stessa, un ritorno al passato di circa 30 anni”.
“Inoltre - precisa il consigliere pentastellato Bozzetti - un dialogo tra A2A ed Enel, così come chiesto dal consigliere Vizzino, porterebbe semplicemente la cittadinanza all’ennesimo ricatto occupazionale, a dover ancora una volta decidere tra il proprio lavoro e la propria salute. Noi tutto questo non possiamo più permetterlo, le soluzioni e le alternative ci sono, sono alla nostra portata e la politica locale e regionale deve iniziare a prendersi le proprie responsabilità su delle scelte che ricadranno anche sul futuro dei nostri figli. Concludo con un monito: a questo punto il dubbio che l’emergenza rifiuti a Brindisi sia stata indotta per spianare la strada alla costruzione di nuovi inceneritori e quindi a favorire gli interessi dei soliti noti, con Enel capofila, inizia a diventare sempre più una certezza”.
Ma cosa aveva detto ieri Mauro Vizzino, consigliere regionale del Gruppo ‘Emiliano sindaco di Puglia’? Sostanzialmente che poteva essere giudicata favorevolmente la proposta di bruciare rifiuti nella centrale Edipower di Brindisi. Più specificatamente Vizzino aveva dichiarato che “la possibilità di discutere concretamente di un percorso che possa portare l’impianto di Costa Morena a ricavare carbone dalla combustione dei rifiuti è condivisibile ed auspicabile almeno per una duplice ragione: dare un contributo all’annoso ed emergenziale tema del ciclo dei rifiuti a Brindisi – che come abbiamo visto in queste settimane necessita di un anello conclusivo alternativo al mero stoccaggio in discarica – e ridurre al minino i trasferimenti di personale della centrale brindisina in altri impianti d’Italia da parte di A2A, cosi come previsto nel suo ultimo piano di ricollocamento degli esuberi ribadito alla locale Confindustria.
Vizzino, però, è andato ben oltre perché, in definitiva, ha dichiarato che i brindisini vogliono la riconversione di quella centrale. In realtà quell’impianto doveva essere chiuso da un trentennio ma con leggine, decisioni governative e proroghe, è ancora in attività bruciando milioni di tonnellate di carbone all’anno. Ma Vizzino ha invece dichiarato “che la Centrale Edipower possa essere parzialmente riconvertita è un obiettivo fondamentale e strategico per l’intero comprensorio brindisino da avere ben chiaro nella concertazione tra Regione e Azienda che si aprirà nei prossimi giorni, cosi come emerso dall’incontro in Prefettura. Altrettanto necessario è che si creino le giuste condizioni di dialogo tra A2A ed Enel non solo sul destino dei lavoratori ma anche su quello delle strategie energetiche comuni”.
Infine l’attacco di Vizzino a sindaco e presidente della Provincia di Brindisi: “L’assenza al tavolo in Prefettura del sindaco di Brindisi Consales e quella – seppur motivata da ragioni dell’ultima ora – del presidente Bruno fanno pensare ad una studiata astensione dalla intricata questione che di certo non aiuta a trovare un percorso dignitoso ad un importante presidio del territorio”.
La reazione di Bozzetti a Vizzino su questo argomento non è la prima e certamente non sarà l’ultima. Anche altri esponenti politici e rappresentanti della società civile sono in fermento. (Cosima Miacola)
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