Gestione xylella. Casili: "L'inefficienza del Governo"
“Le proposte del Ministro Martina presentate a Bruxelles confermano l’inefficienza e inadeguatezza del Governo nella gestione del disseccamento degli ulivi salentini.“ questo il commento del consigliere regionale M5S, Cristian Casili all’indomani delle dichiarazioni del Ministro Martina riguardo ad un nuovo piano di azione antiXylella “Nessuna novità contenuta nel piano di azione alternativo presentato ad Andriukaitis. Nessun passo avanti, quindi, se non abdicare agli abbattimenti degli ulivi già congelati a seguito del sequestro della Magistratura leccese. Mi chiedo se almeno questa volta ci ascolteranno per tempo o se come già accaduto con il piano Silletti, dovranno prima distruggere il nostro territorio in attesa che intervenga la magistratura a confermare le nostre tesi”.
Secondo il consigliere pentastellato si tratta di una riproposizione delle stesse misure nefaste, irrealizzabili e comunque prive di utilità già contenute nel precedente piano Silletti come l’eliminazione di tutte le piante spontanee e l’utilizzo di prodotti chimici contro il potenziale vettore autostoppista di cui si conosce ancora molto poco se non la sua predilezione verso alcune mete rispetto ad altre. “Il disseccamento degli ulivi ha bisogno di un quadro di conoscenza fondato su tutto ciò che fino ad oggi è stato ignorato e che ha portato a valutazioni errate. - prosegue Casili - Le dichiarazioni del ministro Martina ci fanno fare un passo indietro, ci espongono ad ulteriori perdite di tempo e a ulteriori contraddizioni. La Regione Puglia non può più permettersi queste negligenze. Occorre un approccio territoriale su larga scala che consideri la multidimensionalitá della malattia partendo dallo studio delle cause che hanno portato il nostro uliveto ad ammalarsi”.
“Si continua invece a non indagare la complessità del fenomeno del disseccamento - ribadisce il consigliere agronomo - partendo cioè dall'analisi delle unità di paesaggio, passando per il catasto dei disseccamenti, lo studio dei suoli, l'epidemiologia e l'incidenza di fitopatie come lebbra, rogna, zeuzera fino ad arrivare a sviluppare strategie di contenimento del batterio come le potature sanitarie, la nutrizione e la cura dell'olivo”.
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