Protestano gli agricoltori di Taranto contro la politica di diniego in merito all’erogazione di acqua a scopo irriguo posta in essere dal Consorzio “Stornara e Tara”,
Il clima creatosi tra gli agricoltori della provincia di Taranto ha raggiunto ormai livelli di elevata criticità. Protestano contro la politica di diniego in merito all’erogazione di acqua a scopo irriguo posta in essere dal Consorzio “Stornara e Tara”, nonostante il Consiglio Regionale abbia approvato lo scorso 16 giugno una legge ad hoc al fine di permettere l’avvio della stagione irrigua 2016.
“Ciò che mi lascia particolarmente perplesso - dichiara il consigliere regionale del M5S Marco Galante, recatosi sul luogo per ascoltare il disperato appello degli agricoltori in protesta - è l’assoluto ed assordante silenzio da parte dell’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia in merito a questa incresciosa circostanza. Qui ci troviamo di fronte ad una situazione che sta mettendo letteralmente in ginocchio l’agricoltura locale e sembra quasi che tutto ciò rientri nella normalità. E’ in pericolo non solo una produzione che sarebbe il frutto di mesi e mesi di duro lavoro e sacrifici, ma anche e soprattutto il reddito annuale di centinaia di famiglie che questi frutti li devono necessariamente raccogliere per sopravvivere”.
Il consigliere pentastellato aggiunge che oggi è stato necessario addirittura l’intervento delle forze di sicurezza per riportare l’ordine e salvaguardarlo, a causa degli accesi toni della protesta che hanno portato gli agricoltori in preda alla più assoluta disperazione ad accerchiare i dipendenti del Consorzio “Stornara e Tara”.
“Ho l’impressione - prosegue Galante - che l’assessore Di Gioia, anzichè essere un punto di riferimento per tutti i pugliesi, sia un po’ troppo legato a politiche campanilistiche che poco hanno a che fare con il ruolo da egli stesso ricoperto, dato che non ha proferito alcuna parola su questa drammatica situazione, pur essendo essa sotto gli occhi di tutti, anche e soprattutto sotto quelli del nostro Presidente Michele Emiliano. Proprio lui che ha fondato la sua campagna elettorale sulle necessità di Taranto, asserendo in più occasioni che l’economia della città ionica dovrebbe basarsi essenzialmente sulla cultura e, udite udite, sull’agricoltura! A questo punto vorrei proprio sapere perché finora non è stato alzato un solo dito per far fronte a questa situazione di assoluta emergenza; l’unico Assessore della provincia di Taranto nominato da Emiliano ora non ricopre più il suo ruolo e l’intero territorio è rimasto senza alcun punto di riferimento all’interno dell’intera Giunta Regionale. Gli agricoltori – conclude – oggi mi hanno chiesto di invitare Emiliano e Di Gioia a provare per un giorno le difficoltà di essere un agricoltore in Puglia con tutte le difficoltà che questo comporta”.
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