Introna dice no all'approdo Tap a Melendugno
“Con il parere positivo di VIA del Ministero dell’Ambiente e l’accelerazione impressa dal primo ministro Matteo Renzi, l’approdo della TAP non è più un’ipotesi ma una certezza: adesso anche il Sistema Puglia deve fare un passo avanti – dichiara il presidente del Consiglio regionale pugliese Onofrio Introna – Regione, enti locali, forze sociali, movimenti e comunità devono recuperare il tempo perduto e assumere un ruolo per mitigare ogni possibile impatto, assicurando al territorio solo le ricadute positive”.
“Mentre Putin sfida l’Europa e minaccia di toglierci il gas siberiano, se il premier italiano entra in campo in prima persona per ribadire la natura strategica del progetto di gasdotto azero e annunciare una visita ufficiale a Baku il 20 settembre per il via libera alla Tap, vuol dire che il tempo delle discussioni è finito e che in Puglia dobbiamo lavorare uniti per migliorare un’opera così importante”, insiste Introna.
L’Adriatico meridionale è il punto di sbarco del passante della condotta che attraverserà i Balcani e nell’Adriatico meridionale c’è la Puglia. “Renzi ci ha ricordato che il gas azero è irrinunciabile, perchè ci sottrae al monopolio russo, ma prima ancora avremmo dovuto convincerci noi pugliesi di non poter ostacolare un progetto strategico, che mette la nostra Regione, l’Italia e l’Europa al riparo dai capricci dello zar Putin, dagli esiti del conflitto ucraino e dalle instabilità politiche in Nord Africa,come dimostra la situazione libica”.
Si doveva verificare il progetto nella sua consistenza reale e si sono alzate solo barricate di parole. Sebbene appaiano ormai ipotesi tardive, si sarebbero dovuti studiare concretamente gli approdi alternativi a Melendugno, ma se n’è solo chiacchierato. Avremmo dovuto presentare documenti, atti, studi, approfondimenti tecnici di ogni tipo, “ma è mancato del tutto - fa notare Introna – un nostro livello di proposta, di pianificazione, che ora dobbiamo recuperare, tanto più ora che il Sistema Puglia è messo alla prova. Dobbiamo dimostrare all’Italia che una Regime del Mezzogiorno è capace di affrontare da protagonista una grande sfida progettuale internazionale”.
Al momento, è auspicabile un approccio diverso. Per Introna, va rinnovato un tentativo di rientrare in gioco: è importante che la Regione Puglia riunisca intorno a un tavolo i rappresentanti degli enti locali, per verificare come ridurre tutti i possibili disagi e ottimizzare il progetto secondo le esigenze del territorio pugliese”.
È certa l’autonomia di approvvigionamento che il gas dall’Azerbaijan è in grado di assicurare rispetto al disordine geopolitico russo-libico. “Cerchiamo di cancellare i rischi e di garantirci i vantaggi. San Foca è una delle nostre spiagge notoriamente più belle, per cui resta il mio fermo e convinto NO allo sbarco di TAP a Melendugno, ma il litorale pugliese è in grado di offrire altre localizzazioni, con impatti ridotti allo zero.
Sarà pure tardi, ma forse non siamo fuori tempo massimo per studiare una proposta documentata di approdo alternativo, da offrire tanto al Governo nazionale che alla società TA conclude Introna – cerchiamo tutti insieme argomenti validi per una scelta meno impattante rispetto allo sbarco della condotta sottomarina sulla costa di San Foca,. Sopratutto dobbiamo rispettare l’impegno di cercare una soluzione condivisa, una scelta che non deve passare sulla testa dei cittadini”.
- Dettagli