Anche studi epidemiologici e statistiche mediche tra i motivi della contrarietà della sindaca di Brindisi al rilascio dell'AIA all'Enel per la centrale a carbone di Cerano
La sindaca di Brindisi Angela Carluccio è contraria al rilascio all'Enel dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per la Centrale Termoelettrica Federico II. Lo ha detto con chiarezza nell’incontro a Roma, questa mattina, convocato dalla presidenza del Consiglio dei ministri
Oltre al Comune di Brindisi hanno partecipato alla riunione il ministero della Salute, quello dell’Ambiente, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, i Vigili del fuoco e il Consiglio dei ministri.
La sindaca ha anche chiesto, sulla linea del percorso intrapreso per determinare l’esistenza di possibili effetti nocivi sulla popolazione delle emissioni della Centrale di Cerano, l’acquisizione di un dossier affidatole nei giorni scorsi da varie associazioni che operano in tema di ambiente e salute e che fa riferimento a studi epidemiologici e statistiche mediche. La sindaca ha chiesto che tale dossier venga ufficialmente acquisito.
Carluccio, in attesa anche dei risultati dello studio condotto dal Dipartimento Epidemiologia del Lazio (coordinati dal prof. Francesco Forastiere) sui possibili effetti nocivi sulla salute pubblica delle emissioni della Centrale, ha ottenuto che il ministero della Salute partecipi a Brindisi a un tavolo tecnico per esaminare la situazione, proprio alla luce del dossier e del possibile nesso di causalità tra l’elevato numero di decessi per patologie correlabili e le emissioni della Federico II.
Il prossimo 28 aprile, sempre presso il Consiglio dei ministri, le parti sono state nuovamente convocate, questa volta anche alla presenza di Enel che sarà chiamata a fornire risposte in merito alle prescrizioni relative al rilascio dell’Aia.
La sindaca riferirà nel dettaglio sull’incontro di oggi nel corso di una conferenza dei capigruppo di prossima convocazione.
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