Nell'area della Riserva marina di Torre Guaceto non si può accedere con cani e neppure in barca
La stagione balneare 2020 è iniziata in anticipo rispetto a quanto imposto dall’ordinanza balneare della Regione Puglia. La gente ha iniziato a frequentare le spiagge della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto. Nessun assembramento, ma in alcuni casi tanto poco rispetto per l’area protetta.
Il personale impegnato nel costante pattugliamento della Riserva è stato costretto a richiedere più volte agli utenti di attenersi ai comportamenti consentiti all’interno dell’area protetta.
C’era chi, in barba al Regolamento per la fruizione dell’AMP, alla costante informazione della platea di riferimento operata dal Consorzio e ad alla cartellonista sparsa per tutto il perimetro protetto, faceva il bagno nella zona A, chi passeggiava con il proprio cane, chi, addirittura, è entrato in barca.
Gli operatori del Consorzio di Gestione impegnati nel monitoraggio non hanno potuto fare altro che richiedere l’intervento delle Autorità, perché, va sottolineato, la prevenzione e repressione delle violazioni al Regolamento dell’area protetta e dei reati spetta alle forze dell’Ordine, gli operatori dell’ente gestore non svolgono un ruolo di polizia giudiziaria. E la collaborazione con le Autorità preposte ha ancora una volta dato buon esito.
Allertati dal personale di monitoraggio, gli uomini della Guardia costiera di Brindisi sono intervenuti immediatamente. La motovedetta partita dal capoluogo ha rintracciato il natante la cui presenza era stata segnalata dal personale all’interno della zona B dell’AMP e, oltre ad imporre l’immediato allontanamento dalla Riserva, ha elevato una sanzione a carico del conduttore. “Ringraziamo vivamente gli uomini della Guardia costiera – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Corrado Tarantino -, per aver eseguito l’intervento risolutivo e per averlo fatto subito”.
Per quanto concerne la presenza dei cani nell’area protetta e dei bagnanti in zona A, la violazione delle norme per la tutela di Torre Guaceto non è assolutamente tollerabile. A maggior ragione perché, a pochi passi da chi oggi violava il Regolamento in spiaggia, il personale del Consorzio ha rinvenuto la presenza di un nido di fratino.
Un nido tanto prezioso quanto delicato, la ragione per la quale i cani non possono e non devono accedere all’area protetta. Si ribadisce ancora una volta che il fratino è una specie a rischio di estinzione che nidifica sulle spiagge di Torre Guaceto. E che chi viola il Regolamento della Riserva accedendo con il proprio cane, rischia una sanzione, alla quale si aggiunge un procedimento penale in caso di predazione.
Va sottolineato, inoltre, che è assolutamente vietato l’accesso e la sosta di mezzi a motore nell’area protetta. Chi è in possesso di pass per diversamente abili, può avvicinarsi alla costa sul versante di Punta Penna Grossa, ma poi, una volta consentito alla persona con ridotta mobilità di raggiungere la spiaggia, i mezzi devono allontanarsi immediatamente.
“Capiamo la voglia ed il bisogno di normalità di tutti – ha dichiarato Tarantino -, ma il desiderio di godere della pace e della bellezza di Torre Guaceto non deve accostarsi al mancato rispetto delle regole senza le quali la Riserva non sarebbe nulla di più rispetto ad un luogo più o meno naturale come tutti gli altri. Domani scriveremo alle Autorità competenti per chiedere un rafforzamento della sorveglianza esercitata sull’area protetta ed ai Comuni affinché riparta la pulizia delle spiagge. Dobbiamo essere tutti coesi nel lavoro quotidiano per la difesa di Torre Guaceto e, per questo motivo, preghiamo i fruitori della Riserva di richiedere l’intervento delle forze dell’Ordine ogni qualvolta assistono ad una violazione del Regolamento dell’area protetta”.
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