Vincitorio: i sindaci Toma e Prete sono amici dell'ambiente per essersi opposti alle lobby del 5G
Premiati da Giancarlo Vincitorio, referente regionale in Puglia dell’Alleanza Italiana Stop5, i sindaci delle città di Matino e Parabita, rispettivamente, Giorgio Salvatore Toma e Stefano Prete. In questi territori, come in altri 42 della provincia di Lecce, il 5G non può entrarci. Proprio per aver realizzato questa condizione i sindaci Toma e Prete sono stati premiati con una targa ricordo da Vincitorio che è, indubbiamente, il principale riferimento in Puglia del contrasto al diffondersi del wireless di quinta generazione.
Vincitorio è stato ricevuto a Palazzo di Città dal primo cittadino di Matino. Nell’incontro si è parlato dell’ordinanza sindacale che ha messo temporaneamente al sicuro i cittadini matinesi e l’ecosistema ambientale dai potenziali effetti della sperimentazione del 5G. Come è noto, il 5G si basa su microonde a radiofrequenze più elevate dei precedenti standard tecnologici, anche dette onde millimetriche, che comportano due implicazioni principali: maggiore energia trasferita ai mezzi in cui le radiofrequenze vengono assorbite (in particolare i tessuti umani) e minore penetrazione nelle strutture solide, per cui vi è la necessita di un maggior numero di ripetitori (a parità di potenza) per garantire il servizio.
Interessante anche l’incontro di Vincitorio nel Municipio di Parabita con il sindaco Stefano Prete. Condivisa la preoccupazione sul fatto che le radiofrequenze del 5G risultino ancora del tutto inesplorate, mancando qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario e per l’ecosistema derivabile da una massiccia, multipla e cumulativa installazione di troppe nuove antenne su suolo pugliese che, inevitabilmente, andranno a sommarsi a tante Stazioni Radio Base ancora operative per gli standard tecnologici di comunicazione senza fili 2G - 3G - 4G oltre a migliaia di ripetitori WiFi attivi.
I sindaci Toma e Prete hanno discusso con Vincitorio anche del cosiddetto Decreto Legge semplificazione (n. 76 del 16 luglio 2020) che all’art. 38 comma 6 stabilisce di escludere i Comuni dalla “possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato”.
“Questo – ha dichiarato Vincitorio, che è ritratto nella foto pubblicata in questo articolo – è incostituzionale. Ora c’è motivo in più per partecipare numerosi alla manifestazione nazionale Stop5G in programma il 12 settembre a Roma. Per i pugliesi stiamo organizzando pullman con partenza da Lecce, Brindisi e Bari. Occorre fare sentire forte il dissenso alla sperimentazione del 5G. Non è tollerabile che si tolga voce e potere ai sindaci che esprimono la volontà popolare, soprattutto su questo problema così importante del wifi di quinta generazione. La nostra battaglia – conclude Vincitorio - continuerà in piazza, come nel caso della manifestazione a Roma, ma anche nelle aule giudiziarie.”.
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