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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Per fermare la pericolosa sperimentazione del 5G manifestazione a Roma il 12 settembre

La sperimentazione dell’Internet delle cose, come viene diversamente definito il 5G, avrebbe evidenti ripercussioni sociali, sanitarie e ambientali oltre a minare le libertà personali e i diritti sanciti dalla Costituzione della Repubblica italiana. Ne è convinto Vincitorio che su questo problema è certamente il più forte referente per qualsiasi iniziativa in Puglia di contrasto democratico all'imposizione della tecnologia 5G. Ideatore, tra l'altro, del premio “Amico dell'Ambiente”, Vincitorio ora esorta tutti i pugliesi ad aderire alla manifestazione nazionale Stop5G. Evento che sarà preceduto il 10 settembre da una conferenza stampa di presentazione a Montecitorio, con la parlamentare Giannone, che potrà essere vista, dalle ore 12 alle 13, in diretta streaming sul canale istituzionale della Web Tv della Camera dei Deputati https://webtv.camera.it/homepage.

La manifestazione invece è programmata per il 12 settembre a Roma, in Piazza del Popolo, dalle ore 15:00 alle ore 18:00. Sul palco si alterneranno relatori che, da angolazioni medico-scientifiche, politiche, educativo-scolastiche, giuridiche, amministrative e artistiche, convergeranno all’unisono sullo stesso tema, ovvero la denuncia dei lati oscuri del 5G nel modello di società iperdigitale.

Tutti a Roma, quindi, il 12 settembre per chiedere al Governo un’urgente sospensione della pericolosa sperimentazione del 5G. E' l'invito che Giancarlo Vincitorio, referente in Puglia di Alleanza Italiana Stop5G, rivolge ai pugliesi in riferimento alla manifestazione nazionale che vedrà la partecipazione, tra gli altri, anche della parlamentare pugliese Veronica Giannone, artisti come Enrico Montesano e Miguel Bosè e il filoso Diego Fusaro.

“In Puglia il contrasto al 5G – dichiara Vincitorio – è un impegno civico e democratico ampiamente dimostrato dalla popolazione locale che ha prodotto positive azioni consequenziali anche in tante amministrazioni pubbliche. In provincia di Lecce, ad esempio, ben 45 sindaci, hanno vietato la sperimentazione del 5G nei propri Comuni. Il governo centrale sta tentando di vanificare questa volontà popolare ed è giusto quindi andare a manifestare a Roma il proprio forte dissenso”.