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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Alleanza Italiana Stop 5G chiede di mettere le scuole in sicurezza contro inquinamento elettromagnetico.

E' chiara la proposta di Giancarlo Vincitorio, referente per la Puglia di Alleanza italiana Stop 5G: spostare altrove tutti i tralicci che sono nelle vicinanze delle scuole. Devono essere trasferiti sia quelli utilizzati per il trasporto dell'energia elettrica che per gli impianti di telefonia. Il rischio è l'eccessiva esposizione di studenti e personale scolastico ai campi elettromagnetici. Ecco perchè Vincitorio ha invitato pubblicamente tutti i sindaci pugliesi ad impegnarsi per ottenere il trasferimento o il depotenziamento di qualsiasi impianto di telefonia attualmente situato nelle vicinanze delle scuole.

“Sono decisioni – dichiara Vincitorio – motivate da esigenze di tutela della salute pubblica e questo è uno dei compiti specifici attribuiti proprio ai sindaci. Si può procedere con la forza di un’ordinanza oppure con la negoziazione con le società proprietarie degli impianti. A noi ovviamente interessa il risultato: mettere in sicurezza residenti e frequentatori di quelle aree inquinate dai campi elettromagnetici”.

Sugli esiti di questa proposta però già lo stesso Vincitorio non nasconde le perplessità. “Dipende molto dalla sensibilità di singoli sindaci. Quando, in rappresentanza di Alleanza Stop 5G, ho premiato alcuni sindaci che in Puglia si erano particolarmente distinti nelle battaglie per difendere l’ambiente e la salute dei propri cittadini dall’inquinamento elettromagnetico, c’erano molti altri loro colleghi che facevano accordi con le società di telefonia per riempiere le strade con potenti antenne e diffusori 5G.”.

Giancarlo Vincitorio poi fa l’esempio del comune di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. “Purtroppo il sindaco di quel comune, Michele Crisetti, non solo non si è impegnato a fare spostare, come gli avevano chiesto più volte, il traliccio di un potente impianto di telefonia dalle vicinanze dall’istituto comprensivo “Dante-Galiani” che tra, alunni, docenti e personale scolastico, è frequentato mediamente da circa duemila persone ogni giorno. Il sindaco Crisetti ha anche ignorato le nostre richieste di accesso agli atti che il Comune possiede in riferimento a quel traliccio. In questi casi è molto difficile fare valere i diritti sanciti dalla Costituzione sulla tutela della salute pubblica e dell’ambiente o stimolare gli amministratori ad un maggiore impegno. 

Manca solo una decina di giorni al ritorno a scuola e dispiace constatare che a San Giovanni Rotondo l’inizio del nuovo anno scolastico coincida con la riproposizione di problemi e dubbi a causa delle emissioni elettromagnetiche di un potente impianto di telefonia situato a poche decine di metri. In questo caso significa che il tempo è trascorso, purtroppo, inutilmente: non c’è stato nessun tentativo di risolvere quel problema”. (Rezarta Tahiraj)