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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Ne hanno parlato a Bari, nel ruolo di relatori, Giancarlo Vincitorio per Stop5G e gli avvocati Quacquarelli e Ferrara

Dando per certo che l'inquinamento elettromagnetico fa male alla salute c'è da chiedersi cosa è possibile fare per ridurre danni all'uomo e all'ambiente. Sostanzialmente su questo argomento c'è stato a Bari un incontro formativo organizzato da Alleanza Italiana Stop5G. Si è parlato più specificatamente dai campi elettromagnetici generati da impianti ed antenne di tipo 5G. Giancarlo Vincitorio, che è il referente regionale di questa associazione che ha a cuore i temi dell’ecologia e della salute, ha illustrato alcune recenti battaglie condotte in Puglia in difesa dei cittadini e dell’ambiente. Inevitabile il riferimento alla richiesta fatta a Michele Emiliano, presidente della Regione, per modificare una legge regionale al fine di allontanare da scuole, residenze per anziani ed edifici sanitari tutti tralicci di alta tensione elettrica e antenne 5G. Vincitorio ha citato il caso paradossale di un istituto scolastico che a San Giovanni Rotondo ospita circa 2mila persone al giorno a poche decine di metri da un grande traliccio che irradia onde elettromagnetiche dalle antenne di due note società di telefonia. L’incontro a Bari, organizzato da Stop5G Puglia in collaborazione con le associazioni, “Il mondo che voglio”, “agorà-movimento delle idee” e da “Le ali del sorriso”, ha registrato, per il ruolo di relatori con Vincitorio, gli avvocati Quacquarelli e Ferrara.

Andrea Quacquarelli ha parlato della tutela giuridica del malato e poi per l’aspetto dedicato specificatamente al problema delle antenne 5G ha illustrato i risultati ottenuti da un ricorso al TAR del Comune di Fasano a conferma che quando istituzioni e cittadini sono dalla stessa parte è più facile ottenere risultati positivi contro il potere delle grandi società di telefonia.

Leonardo Ferrara si è soffermato in particolare sull’articolo 32 della Costituzione che fu approvato con l’intendimento anche di vietare esperimenti scientifici sul corpo umano che non siano volontariamente accettati dai pazienti. Nell'incontro ci si è chiesti se la sperimentazione di massa della tecnologia 5G sia stata volontariamente accettata dagli italiani o imposta a livello governativo. Presente, tra gli altri, Michele Picaro, consigliere comunale di Bari. Altri incontri formativi sono stati annunciati da Vincitorio e risultano essere già in programma nelle prossime settimane in alcuni comuni pugliesi. (Rezarta Tahiraj)