Sindacato USB preoccupato per le polveri nello stabilimento di Taranto
C'è pericolo nello stabilimento ex Ilva di Taranto per i lavoratori. A lanciare questo allarme è il sindacato USB che ha chiesto l'intervento dell'Asl per il rischio alla salute causato da polveri e agenti patogeni che si accumulano nelle strade interne allo stabilimento. Usb ha denunciato questa situazione in un esposto e sollecita l'intervento dello Spesal (Servizio Prevenzione e Sicurezza Negli Ambienti di Lavoro). La notizia è stata resa nota da Vincenzo Mercurio, coordinatore di fabbrica del sindacato Usb.
“Dopo aver cercato di ottenere risposte da parte dell’azienda su questa problematica di sicurezza legata alla bagnatura delle strade e all’inefficienza dei mezzi di trasporto interni, sprovvisti di aria condizionata, purtroppo siamo costretti – ha detto Mercurio - a chiedere interventi dall’esterno, perché ci troviamo di fronte ad un datore di lavoro che ignora le segnalazioni, anche se le stesse mettono a serio rischio la salute e la sicurezza dei propri dipendenti”.
Mercurio va nei dettagli del problema spiegando che “le polveri e gli agenti patogeni che si accumulano sul manto stradale potrebbero infatti rappresentare un pericolo, in particolar modo in alcune zone come le aree a caldo; ciononostante, pur avendo segnalato una simile problematica, l’azienda continua la sua latitanza, ed i lavoratori continuano ad essere esposti”.
A parere del sindacalista è gravissimo “l’atteggiamento assunto dall’azienda che nelle scorse settimane è stata destinataria dell’ennesimo atto di fiducia da parte dello Stato, attraverso un cospicuo aiuto economico, dimostrandosi inadeguata a gestire lo stabilimento”.
Il coordinatore di fabbrica Usb ha dichiarato che il suo sindacato continuerà a svolgere il proprio compito accanto ai lavoratori con la finalità che “vengano rispettati i loro diritti, malgrado la gestione nefasta della fabbrica tarantina si vada consolidando sempre più”. (Rezarta Tahiraj)
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