Gio21112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Forse anche rifiuti pericolosi e reperti archeologici durante gli scavi per un traliccio nel Tarantino

Controlli sui lavori di installazione di un potente impianto per la telefonia mobile sono stati effettuati in questi giorni dagli ispettori dell'ASL a Leporano, nel Tarantino, dopo la denuncia fatta da Giancarlo Vincitorio, responsabile regionale di Alleanza Italiana Stop 5G.

E' stata proprio la segnalazione pubblica fatta da Vincitorio a fare attivare le operazioni di verifica tecnica sul terreno interessato dai lavori di scavo per il traliccio di proprietà di una nota società di telefonia.

A chiedere l’interessamento di Vincitorio a questo caso sono stati soprattutto i residenti di quella contrada San Marco. L’impianto di telefonia, secondo quanto risulta in fase progettuale, verrebbe ubicato a fianco a delle abitazioni. Vincitorio, facendosi portavoce di queste preoccupazioni, ha denunciato pubblicamente questo caso ed ha sollecitato le verifiche tecniche per il sospetto che proprio in quella contrada possano essere stati abbandonati in passato dei rifiuti tossici. Sospetto che sarebbe rafforzato, in modo empirico, dal ritrovamento di qualche oggetto che parrebbe di amianto. Ma potrebbe esserci addirittura dell’altro. Secondo alcuni ci potrebbero essere in quella contrada, oltre a questa tipologia di rifiuti tossici, anche dei reperti archeologici. “Meglio verificare” – dichiara Vincitorio, che plaude al tempestivo intervento degli ispettori dell’ASL.

“Nel frattempo – continua Vincitorio – resta chiara e netta la nostra totale contrarietà a questa nuova installazione in quel comune di circa 8mila abitanti che ha addirittura 12 grandi e potenti antenne. Siamo preoccupati per i campi elettromagnetici che quelle antenne generano con potenza elevata in considerazione dei potenziali e conseguenti rischi per la salute umana e l’ambiente.”

“Restiamo in attesa – conclude Vincitorio - di conoscere i risultati del sopralluogo Asl e di altre verifiche tecniche che dovrebbero essere fatte, ad esempio sui vincoli di legge che graverebbero in quella zona di contrada San Marco. Nel frattempo stiamo valutando di organizzare una raccolta firme finalizzata a dire stop all’installazione di questi impianti a Leporano e in tanti altri comuni della Puglia”. (Rezarta Tahiraj)