La sua scrittura era uno strumento di impegno civile
La nota scrittice e giornalista pugliese Marida Lombardo Pijola è morta a Roma dopo una lunga malattia. Nata a Bari aveva 65 anni. Da brava giornalista aveva lavorato inizialmente nelle redazioni di Brindisi e Bari de La Gazzetta del Mezzogiorno poi si era trasferita a Roma dove è stata inviata del Messaggero e scrittice. Una firma storica del giornalismo che da poco era passata al Corriere della sera per il ruolo di editorialista.
Nella capitale aveva la sua famiglia con il marito chirurgo e tre figli. Lei, figlia del noto avvocato penalista barese Achille Lombardo Pijola, a Roma aveva lavorato con Giovanni Falcone. Era più volte intervenuta in imnportanti trasmissioni televisive per fatti di cronaca e aspetti sociali sia come opinionista che come esperta di quelle tematiche avendo condotto grandi inchieste giornalistiche nazionali.
Il suo libro più di successo è stato pubblicato nel 2007 da Bompiani. Il titolo descrittivo del contenuto: "Ho dodici anni, faccio la cubista, mi chiamo Principessa". Ma importante è stato anche il suo saggio sull'adolescenza e due romanzi: "L'età indecente" e "L'imperfezione delle madri".
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