Chi sono gli imprenditori e i politici arrestati a Cellino San Marco, comune commissariato per infiltrazioni mafiose
Associazione per delinquere, peculato, corruzione, turbata libertà degli incanti e calunnia. Con l'accusa di aver commesso, a vario titolo, questi reati sono stati arrestati dai carabinieri l'ex sindaco di Cellino San Marco (Brindisi) e quasi tutta la sua giunta comunale oltre ad alcuni imprenditori e bancari. Complessivamente i militari hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 persone richiesto dal pm della procura di Brindisi, Antonio Costantini, e disposto dal gip Paola Liaci. E' ora in carcere anche l'ex primo cittadino, Francesco Cascione, avvocato penalista, di Forza Italia.
Il Comune fu commissariato per infiltrazioni mafiose il 18 aprile del 2014 su decisione del Consiglio dei Ministri in seguito all'iter avviato dal prefetto di Brindisi, Nicola Prete, nel luglio 2013. Il provvedimento del CDM fu proposto dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Poche parole per giustificare quel provvedimento: "Al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state accertate forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata, il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Cellino San Marco (Brindisi)".
Agli arresti oggi anche imprenditori delle province di Brindisi, Bari e Lecce e un uomo ritenuto dagli inquirenti vicino alla Sacra corona unita, organizzazione mafiosa forndata nel Brindisino dal boss Pino Rogoli.
Secondo quanto emergerebbe dalle indagini l'ex sindaco Cascione avrebbe creato un'organizzazione in grado di pilotare appalti e concorsi comunali come ad esempio quello per vigili urbani.
A far scattare la decisione di proporre il commissariamento del Comune fu, più di ogni altro sospetto, un caso specifico: il finanziamento dato nel settembre 2012 alla convivente di un pregiudicato affiliato alla Scu per il pagamento del funerale del fratello, ucciso a San Donaci (Brindisi).". Nella relazione della commissione prefettizia che stilò la relazione trasmetta al ministro dell'Interno per chiedere il commissariamento c'era scritto, tra l'altro, della “scarsa attitudine della compagine amministrativa al rispetto delle regole".
Questi gli ex assessori comunali arrestati: Gianfranco Quarta, Gabriele Elia e Gianfranco Pezzuto oltre all'ex vicesindaco Corrado Prisco. Arresti domiciliari per l'imprenditore Tommaso Ricchiuto, 70 anni, di Lecce, amministratore delegato della Sgm, costruttore dei porticcioli turistici di Brindisi e di San Foca. Quando ha ricevuto notizia del provvedimento giudiziario era a Milano per lavoro ed ora starebbe rientrando a Lecce. In manette l'imprenditore brindisino Antonio Cozzoli. Nell'ordinanza ci sono anche i nomi di Omero Molendini Macchitella, 55 anni, dirigente bancario, e di Alfredo Bruno, Angelo Diego Lippolis, Vincenzo Antonio Fasiello, Giuseppe Gigante e Francesco Francavilla. (Mauro De Carlo)
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