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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Crolla soffitto a scuola nel Brindisino. Due bambini e maestra feriti

Due bambini sono stati feriti mentre erano a scuola dal crollo dell’intonaco del soffitto. E’ accaduto ad Ostuni, in provincia di Brindisi. Ferita anche una maestra mentre cercava di mettere in sicurezza i piccoli scolari. La scuola della “vergogna” che smentisce nei fatti il programma del Governo Renzi denominato “scuola bella” è la "Pessina" di Ostuni. Qui sono 687 i bambini che la frequentano (462 per le elementari e 225 per la materna). La dirigente scolastica è Stella Mingolla.
Eppure in quella scuola di recente erano stati effettuati interventi di ristrutturazione.
Gli alunni sono stati fatti uscire dalle aule e messi al sicuro in attesa dell’arrivo dei genitori subito allertati ed informati della disgrazia. Sequestrata tutta la documentazione della gara d’appalto per i lavori di ristrutturazione terminati alla fine del 2014. La scuola aveva riaperto il 7 gennaio scorso, al rientro dalle vacanze natalizie.

A dare notizie rassicuranti sulla salute dei due bambini feriti è stato il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, dopo la visita in ospedale: "sono stato dai due bambini per accertarmi delle loro condizioni. Hanno riportato alcune ferite alla testa ma non sono gravi. Hanno avuto alcuni punti di sutura alle ferite”. Più lievi le lesioni dell’insegnante.

A commento dell’accaduto ci sono anche le dichiarazioni del sottosegretario di Stato al Lavoro Teresa Bellanova: “Mi auguro che le autorità competenti sappiano spiegarci al più presto il perchè del cedimento di parte del solaio nella Scuola elementare Pessina di Ostuni. Al momento è possibile cogliere solo la singolare contraddizione tra i lavori di ristrutturazione appena effettuati, con la riapertura della scuola lo scorso 7 gennaio, e quanto accaduto. Solo en passant rilevo che uno degli obiettivi del Governo è proprio la sicurezza nelle scuole e la ristrutturazione degli edifici perché divengano luoghi sicuri e belli di formazione e trasmissione del sapere. Un programma che deve necessariamente coinvolgere anche le stazioni appaltanti e le imprese chiamate a realizzare i lavori. Sulla sicurezza, sulla vita dei bambini e delle bambine, sulla vita umana,  non c'è risparmio che tenga. Né ci può bastare essere grati al caso se oggi ad Ostuni non è accaduto l'irreparabile”.
Intanto oltre all’inchiesta giudiziaria c’è da prendere atto che l'amministrazione comunale di Ostuni ha aperto un'inchiesta amministrativa per accertare eventuali responsabilità per l’accaduto. (Rezarta Tahiraj)