Sono 250 gli episodi di spaccio documentati nel corso dell'indagine giudiziaria che ha permesso di sgominare il clan Di Cosola che controllava le attività illecite a Bari e provincia. Era gestito da clan anche il redditizio mercato delle slot machine e dei videopoker con una tangente di cento euro mensili per ogni macchinetta. Ma il clan aveva investito anche in importanti attività economiche come ad esempio l'edilizia. Ecco perché sono stati sequestrati beni per milioni di euro, tra cui 23 immobili, 19 terreni, 80 conti correnti, due cassette di sicurezza, 15 autoveicoli e quattro società.

A breve i nomi degli oltre 60 arrestati. Il provvedimento cautelare è firmato dal gip del Tribunale di Bari su richiesta della Dda. Questi i nomi degli arrestati, a vario titolo, nell'inchiesta che ha distrutto il dominio dei Di Cosola: Antonio Battista, Vito Curlo, Antonio Battista, Dino Bergamasco, Michele Consalvo, Antonio Di Cosola, Vincenzo Di Cosola, Gaetano Moschetti, Rocca Palladino, Vincenzo Lippolis, Silvestro Losito, Lucia Masella, Vito Nicola Procida, Nunzio Losacco, Emanuele Fiorentino, Giovanni Cosimo Grimaldi, Tommaso Viterbo, Cosimo Di Cosola, Gaetano D’Ambrosio, Giovanni D’Ambrosio, Angelo De Tommaso, Cosimo Marino, Michelangelo Stramaglia, Adriano Pontrelli, Luigi Boffo, Gregorio Vincenzo, Klevfol Ahmeti, Gerardo Geruzzi, Vito Geruzzi, Talal Kiwan, Vincenzo Marsala, Rocco Manfreda, Antonio Moretti, Daniele Pellegrini, Marco Allegrini, Tommaso Allegrini, Raffaele Amoruso, Margherita Annoscia, Sabino Aresta, Cataldo Caccioppoli, Vincenzo Cannella, Michele Cannone, Giovanni Cascione, Giuseppe Chiedi, Davide D’Amore, Francesco De Caro, Domenico De Florio, Vito Stefano De Mattia, Oronzo Nicola De Toma, Nicola Fumai, Mauro Gattulli, Alessandro Lopriore, Vito Mariani, Marco Masotti, Nicola Pugliaruli, Stefano Patano, Marcella Pirato, Pasquale Sidella, Christian Testini, Maria Testini.