Fabio e Mingo interrogati sei ore per indagare su Striscia la notizia
L’accusa è di simulazione di reato e Fabio e Mingo, ex inviati del Tg satirico di Mediaset 'Striscia la Notizia’ sono stati sei ore in Procura per rispondere alle domande degli inquirenti che indagano sulla veridicità di un servizio trasmesso da Canale 5.
Oltre ai due attori pugliesi, Domenico De Pasquale, in arte Mingo, e Fabio De Nunzio c’era anche la moglie di Mingo, Corinne Martino. Il pm Isabella Ginefra, che sta indagando sulla presunta simulazione di reato, ha posto numerose domande ai tre baresi in riferimento ad un servizio andato in onda due anni fa su un presunto falso avvocato. Proprio per quel servizio la coppia artistica Fabio e Mingo è stata sospesa da Striscia la notizia, insomma non lavora più per il Tg satirico di Antonio Ricci.
L’accusa è di aver messo in scena un falso scoop utilizzando la testimonianza di un falso avvocato compiacente.
Difensore dei tre indagati è l’avvocato Francesco Maria Colonna il quale ha dichiarato che “la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ha accolto l’istanza presentata affinché gli stessi venissero ascoltati relativamente alla questione per la quale si sono interessati i quotidiani, attinente il programma Striscia la Notizia. Detto atto istruttorio si è svolto ed i miei assistiti hanno risposto ampiamente ad ogni domanda. Premesso che non possono e non devono essere pubblicate e comunicate a terzi notizie afferenti gli atti istruttori, nella fase delle indagini preliminari, i miei assistiti indiranno una conferenza stampa aperta a tutti i giornalisti che riceveranno una comunicazione in tal senso. Nella corso della stessa non potranno essere formulate domande interne agli atti istruttori perché, come per legge, coperti da segreto". In sostanza i tre indagati racconteranno la loro verità, presumibilmente si limiteranno a qualche commento, in una conferenza stampa a cui potranno partecipare soltanto giornalisti a loro graditi le cui domande saranno limitate. (Re.Ta.)
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