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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Pugliese muore a 38 anni per fecondazione artificiale. Ministro manda a Bari ispettori

Non era mai accaduto in Italia. La sorte è stata beffarda con la 38enne, Arianna Acrivoulis, di Bitritto (Bari), morta durante una procedura di inseminazione artificiale in una struttura sanitaria pubblica: il centro di procreazione medicalmente assistita gestito dalla Asl nel plesso ospedaliero di Conversano " Florenzo Jaja ".

La donna si era sottoposta ad una iperstimolazione per produrre ovociti. Sono tutte ancora da accertare le vere cause del decesso. Va chiarito che la struttura di Conversano non dispone di un reparto di Rianimazione. In quel reparto la donna forse avrebbe potuto vincere la sua personale lotta per vita. La direzione generale della Asl di Bari ha avviato un’indagine interna. Altrettanto ha fatto la magistratura incaricando i carabinieri di acquisire la cartella clinica. Il pm inquirente del Tribunale di Bari, Luciana Silvestris, ha affidato l’incarico per l’autopsia. Sono due i medici che risultano iscritti nel registro degli indagati della procura di Bari. La denuncia è stata fatta dal papà 83enne della vittima.

Oltre alla commissione di indagine voluta dal DG Asl, Vito Montanaro, si ha notizia che il ministro della sanità Beatrice Lorenzin abbia mandato a Bari ispettori esperti per accertare le responsabilità dell’accaduto. La task force ministeriale inviata in Puglia è composta da dirigenti della direzione programmazione del Ministero, da carabinieri del Nas, da dirigenti ed esperti di Agenas e rappresentanti delle Regioni. 

Per quanto riguarda la commissione di indagine ASL essa è composta dal medico legale dell'azienda, il dott. Vincenzo De Filippis, dal direttore del Dipartimento di cardiologia dell'Asl, il dott. Pasquale Caldarola, e da un anestesista esterno esperto di pratiche di Pma, il dott. Francesco Gabriele, responsabile del servizio di Anestesia e Rianimazione del De Bellis di Castellana. Entrambe le commissioni d’inchiesta (ASL er Ministeroo) dovranno acquisire tutti i documenti utili a chiarire le cause del decesso dell’aspirante mamma Arianna Acrivoulis.

Sulla triste vicenda è intervenuto anche il presidente del Codacons, Carlo Rienzi il quale ha dichiarato che si tratta di "un grave episodio per il quale la magistratura dovrà fare chiarezza, accertando cause e responsabilità dell’episodio. Vogliamo sapere  se si è  trattato dell’ennesimo caso di malasanità italiana e vi siano stati errori od omissioni che hanno contribuito a determinare il decesso. In tal caso, i responsabili andranno puniti severamente, e dovranno essere presi provvedimenti nei confronti degli enti responsabili della sanità in regione". (Rezarta Tahiraj)