Tragedia aerea con 16 morti: arrestato dg compagnia ATR Bari-Djerba
E’ stato arrestato a dieci anni dal disastro aereo costato la vita a 16 passeggeri il direttore generale della compagnia aerea tunisina Tuninter. Moncef Zouari, questo il nome, era stato condannato a sei anni di reclusione per la tragedia dell'Atr72 del volo Bari-Djerba precipitato in mare il 6 agosto 2005. Condanna resa definitiva dalla Corte di Cassazione nel 2013. Una tragedia compiuta al largo di Palermo: le vittime furono 16. Moncef Zouari è stato arrestato nei giorni scorsi in Austria su mandato di arresto europeo. L’uomo è stato bloccato al controllo dei passaporti in Austria. E' stata in questa circostanza che la polizia di frontiera si è accorta che nei confronti dell'uomo c'era un mandato internazionale di cattura. Resta da capire quanto resterà nelle carceri austriache il potente DG tunisino perché appare evidente che l'Italia, dove si è celebrato il processo nei suoi confronti e di altri (complessivamente sono sei gli imputati condannati: piloti, dirigenti e tecnici della compagnia aerea), non potrà non avviare le procedure internazionali per chiedere la sua estradizione.
L’ Atr 72 sulle coste tunisine non ci arrivò mai perché precipitò in mare a causa dello spegnimento dei motori, uno dopo l’altro, nel giro di meno di due minuti. Le perizie disposte dalla magistratura accertarono che il disastro fu causato dall’errata istallazione su quell'aereo di una spia di carburante realizzata per un'altra tipologia di Atr, il modello 42. Invece, il giorno prima della tragedia a Tunisi montarono quella strumentazione dell'Atr 42 sull’Atr 72. I piloti quindi erano certi, dal quadro comandi della propria cabina, che il carburante vi fosse perché nel frattempo non si era accesa nessuna spia anomala come ad esempio la carenza di carburante. Ed invece l'aereo è crollato in mare perché non aveva più carburante nei propri serbatoi. E' perché furono ritenuti colpevoli di quella tragedia costata la vita a 16 persone che nel 2009 furono condannati il comandante Chafik Gharby e il primo ufficiale Ali Kebaier, (10 anni di reclusione), il direttore generale della Tuninter Moncef Zouari e il direttore tecnico Zoueir Chetouane, (9 anni ciascuno), il responsabile del reparto di manutenzione Siala Zouehir, il meccanico Nebil Chaed e il responsabile della squadra manutenzioni Rhouma Bal Haj (8 anni ciascuno). Assolti invece i capisquadra manutenzione Fouad Rouissi e Lofti Ben Jemia. Successivamente la condanna per Moncef Zouari fu ridotta a sei anni e resa definitiva in Cassazione ma, come conferma l'arresto effettuato dalla polizia austriaca, l'uomo era ancora in libertà. (Rezarta Tahiraj)
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