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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

E' morta per choc allergico durante intervento di fecondazione assistita

L'esame autoptico ha dato la risposta che tutti attendevano: Arianna Acrivoulis, la 38enne di Bitritto deceduta a Conversano (Bari) dopo un intervento di fecondazione assistita, sarebbe morta per uno choc allergico all'anestesia. I consulenti della famiglia della vittima affermano che è questo quanto sarebbe emerso dall'autopsia disposta dal magistrato per chiarire le cause del decesso della donna che aveva il sogno di diventare mamma. L'avv. Michele Sodrio che difende i diritti dei familiari della donna dichiara che quindi "le patologie pregresse di cui soffriva Arianna non c'entrano nulla con il decesso. L'allergia si sarebbe manifestata fin dall'inizio dell'intervento, come emerge anche dalle cartelle cliniche, ma i medici sono andati avanti". Ciò significa che si sarebbero, interpretando le dichiarazioni del legale, precise responsabilità dell'equipe medica che ha effettuato l'intervento chirurgico. L'ipotesi può accreditata, al momento, quindi, sembrerebbe quella dell'ennesimo caso di malasanità in Puglia

Oltre all'inchiesta giudiziara e quella voluta dall'ASL di Bari, come è noto, c'è anche quella disposta dal ministro della salute Beatrice Lorenzin. Su ordine di quest'ultima sono infatti da ieri al lavoro nell'ospedale di Conversano anche gli ispettori del Ministero della Salute. Il loro lavoro sarà completato in alcuni giorni. Nel frattempo hanno già acquisito la documentazione clinica ospedaliera e stanno ascoltando il personale sanitario.

L'intervento di inseminazione artificiale è stato effettuato nel centro di procreazione medicalmente assistita gestito dalla Asl nel plesso ospedaliero di Conversano " Florenzo Jaja ". Una struttura che non dispone del reparto di rianimazione. La donna si era sottoposta ad una iperstimolazione per produrre ovociti.

Non è dato di sapere al momento se la commissione d'indagine voluta dall'ASL Bari abbia completato il proprio compito e a quali risultati sia giunta. Essa è composta dal medico legale dell'azienda, il dott. Vincenzo De Filippis, dal direttore del Dipartimento di cardiologia dell'Asl, il dott. Pasquale Caldarola, e da un anestesista esterno esperto di pratiche di Pma, il dott. Francesco Gabriele, responsabile del servizio di Anestesia e Rianimazione del De Bellis di Castellana.  

Arianna Acrivoulis è morta il 10 giugno scorso e la denuncia, che ha fatto scattare le indagini delle varie commissioni e della magistratura, è stata presentata ai carabinieri dall'anziano padre della vittima.  (Cosima Miacola)