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Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Rinvio a giudizio per presunti estorsori di un ex consigliere regionale pugliese

Danilo Crastolla, ex consigliere regionale pugliese, denunciò di essere stato taglieggiato per soldi utilizzati in due campagne elettorali. Ora, dopo le indagini svolte dalla procura, ventuno persone sono state rinviate a giudizio mentre altre due hanno scelto di essere processate con rito abbreviato. E' questo l'esito dell’udienza preliminare svoltasi dinanzi al gup di Lecce Simona Panzera. L'ex consigliere regionale di Forza Italia, secondo quanto accertato dall'accusa in fase di indagine, sarebbe stato vittima di usura, estorsione e riciclaggio con l'aggravante del metodo mafioso.
Danilo Crastolla, di Mesagne (Brindisi), nel processo che sarà avviato, avrà un doppio ruolo: quello di imputato a causa delle false fatturazioni effettuate in quanto costretto per “giustificare” gli esborsi di denaro in favore dei presunti taglieggiatori e quello di parte civile in quanto parte lesa da parte ovviamente degli altri imputati.
Le campagne elettorali finanziate dai taglieggiatori furono infruttuose sul piano del successo politico: Crastolla, infatti, non venne eletto in nessuna delle due, né in quella del 2005 e neppure nel 2010. Entrambe gli costarono però, a conti fatti, circa 450 mila euro. La sua unica elezione nell'assise regionale risale al quinquennio precedente, cioè dal 2000 al 2005..
Le indagini sono state coordinate dal pm Alessio Coccioli della Dda di Lecce e presero avvio nel settembre 2014: furono emesse 16 ordinanze di custodia cautelare (13 in carcere e 3 ai domiciliari).  

Insomma Danilo Castrolla, che è un avvocato, per finanziare quelle due campagne elettorali si coprì di debiti e commise l'errore di chiedere soldi a uomini che, come hanno confermato le indagini, si ritiene possano essere vicini alla sacra corona unita. Insomma Crastrolla finì in un giro molto pericoloso. La Dia di Lecce ha documentato che i passaggi di denaro furono compiuti, con il placet del boss Francesco Campana, da imprenditori e faccendieri brindisini in favore di Crastolla.

Ora che l'indagine è conclusa si va a processo. (Cosima Miacola)