Calcio e pugni a sindaco salentino
E’ stato aggredito con calci e pugni il sindaco di San Donato di Lecce, Ezio Conte. Lo hanno picchiato in due. L’aggressione c’è stata ieri sera davanti a un bar del paese. I due energumeni sono stati identificati dai carabinieri.
E’ stato davvero un violento pestaggio che ha costretto il sindaco a recarsi in ospedale, al Pronto soccorso del “Vito Fazzi” di Lecce per farsi curare le ferite. Nel referto medico c’è scritto che ha riportato una contusione ad un braccio e un ematoma alla testa. Dopo le prime cure il primo cittadino ha però deciso di fare ritorno a casa firmando il foglio delle dimissioni dal nosocomio.
A quanto pare da quanto accertato nella fase preliminare delle indagini uno dei due aggressori si era avvicinato al sindaco per chiedergli un posto di lavoro ricevendo da quest’ultimo una breve frase di risposta che non ammetteva repliche: non sono mica l’ufficio di collocamento!”. L’aggressione pare sia stato ripresa da alcune telecamere di videosorveglianza. Purtroppo per Ezio Conte non si tratta di un caso isolato. Tre anni fa un giovane gli incendiò l’auto di sua figlia.
Mestiere sempre più difficile per i sindaci pugliesi. Conte non è infatti l’unico a subire pressioni e addirittura brutali aggressioni da gente che, certamente esasperata anche dalla crisi economica ed occupazione ma non per questo può essere neppure minimamente giustificata, ricatta i rappresentanti istituzionali nell’intento di ottenere un posto di lavoro. Fece scalpore infatti il caso del sindaco di Brindisi che ha subito la distruzione completa dell’autovettura per un incendio appiccato in piena notte da un disoccupato. Lo stesso che qualche settimana prima lo aveva minacciato “armato” di un grosso bastone.
Per quest’ultimo caso del sindaco Conte si registrano numerosi messaggi di solidarietà. Tra tutti quello del leader di Conservatori e Riformisti, on. Raffaele Fitto: "Sono dispiaciuto e preoccupato – dichiara Fitto - per la brutale aggressione subita dal sindaco di San Donato di Lecce e amico Ezio Conte. Esprimo la mia più totale vicinanza al primo cittadino vittima della follia di un disoccupato in cerca di lavoro, vittima anch'egli di una crisi che diventa giorno dopo giorno sempre più insostenibile specie nel nostro Meridione. In un contesto come questo gli amministratori comunali diventano i primi incolpevoli bersagli". (Mauro De Carlo)
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