Dom24112024

Ultimo aggiornamentoSab, 03 Ago 2024 2pm

Patrizia D'Addario tenta il suicidio dopo sentenza processo escort

Patrizia D’Addario ha tentato il suicidio dopo aver conosciuto in aula di tribunale la sentenza del processo 'escort' che condanna l'imprenditore barere Gianpaolo Tarantini ma non riconosce risarcimento danni alle parti civili. E la barese D'Addario si era costituita parte civile in questo processo ritenendosi parte lesa e sperando anche di incassare molti soldi di risarcimento: almeno un milione di euro. Non è andata come sperava e quindi, sprofondando in uno stato di grande sconforto e depressione, ha deciso di farla finita anche con la propria esistenza. Con sè aveva i farmaci per la cura della tiroide. Ha svuotato il contenuto del flacone ed ha ingerito le compresse e nel frattempo ha scritto una lettera all'avvocato che l'ha difesa in questo processo, Fabio Campese, dove sostanzialmente gli scrive “'Fai giustizia e aiuta la mia famiglia. L'avvocato Campese ha specificato che D'Addario "ha ingerito 40 compresse di Eutirox, un farmaco per la tiroide, e ha lasciato una lettera nella quale scrive ' Non mi resta che il suicidio, ditelo'. E' una lunga lettera quella scritta da D'Addario dove, oltre a ringraziare il suo legale, commenta duramente alcune situazioni del processo. Fuori dal tribunale D'Addario ha pianto davanti alle telecamere spiegando che le sue aspettative era per il risarcimento danni. Quando la grande quantità di farmaci ingeriti ha iniziato a fare effetto si è sentita male ed è stata trasportata al pronto soccorso del policlinico con un'ambulanza del 118. Le sue condizione sono apparse subito gravi tanto da classificarla con codice rosso, cioè massima gravità e in pericolo di vita. I medici le hanno effettuato una lavanda gastrica ed ora è completamente fuori pericolo tanto che tra due giorni dovrebbe essere dimessa e tornare a casa.  (Mauro De Carlo)