Terrorismo: porti pugliesi sono sicuri?
Porti di frontiera come colabrodo in Puglia? Tre siriani arrestati ad Ancona dalla polizia ferroviaria hanno dichiarato di essere entrati clandestinamente in Italia riuscendo ad eludere i controlli nel porto di Bari. Per lo sbarco in Puglia avevano utilizzando un Tir erano nascosti all’interno dell’autoarticolato. Ma non si era detto che i porti di Brindisi e Bari disponevano di speciali strumentazioni capaci di visionare anche l’interno di camion e container? A questo punto a chi dare ragione? Che interesse avevano i tre immigrati a mentire sulle modalità e tempi di ingresso su territorio italiano?
Comunque, la cosa certa è che sono stati arrestati perché la Polfer li ha fermati e controllati mentre stavano per salire sul treno delle 2:45 per Milano. Ai poliziotti hanno mostrato i loro passaporti che sono risultati falsi e pare senza timbro italiano di ingresso. I tre immigrati hanno ammesso che i loro documenti erano falsi ed erano stati comprati in Turchia per mille euro ciascuno.
Dall’arresto al processo per direttissima. Tutti e tre sono stati condannati ad un anno di reclusione ma in carcere non ci resteranno molto, anzi di certo ci staranno pochissimo. La condanna a un anno è ridotta rispetto alla pena prevista per questo reato in quanto i tre hanno deciso usufruire, per il tramite dell’avvocato d’ufficio, dei benefici previsti dal patteggiamento con l’ammissione di colpa. Il tempo di preparare i decreti di espulsione e saranno espulsi dall’Italia
Da una parte questa storia dà prova che sono stati finalmente intensificati anche i controlli nelle stazioni ferroviarie italiane dopo i tragici attentati terroristici a Parigi ma purtroppo si deve constatare ancora che il porto di Bari, nonostante sia un punto strategico di collegamento con i paesi del Mediterraneo e mediorientali, sembra non essere al pieno dell’efficienza sui controlli passeggeri. Dal porto di Bari, infatti, era transitato anche uno di quei terroristi che ha compiuto la strage parigina. Con sé aveva passaporto belga.
Ma dalla Puglia giungono segnali contrastanti. Perché se hanno suscitato clamore quei due casi negativi c’è da evidenziare anche la spettacolare operazione che ha portato Guardia di Finanza e doganieri a scoprire, sotto un carico di caffé in transito nel porto di Brindisi all’interno di un camion, ben quattro grandi droni a comando da remoto utilizzati a scopo militare. In tempi di terrorismo è una scoperta eccezionale. Resta da accertare bene la vera destinazione finale dei velivoli. (Rezarta Tahiraj)
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