DNA conferma che non è Ylenia Carrisi il cadavere trovato in Florida
Il mistero della scomparsa di Ylenia Carrisi sembra destinato a non trovare più alcuna soluzione, soprattutto dopo che l'esito del test del DNA ha confermato che non appartengono alla figlia di Al Bano Carrisi e Romina Power le ossa umane senza identità trovate da uno sceriffo a Holt, in Florida. “Ora basta” dice il celeberrimo cantante pugliese: “Mi auguro che quella che avevo annunciato come una bufala e che si è poi rivelata tale, sia l’ultima”.
E basta aveva detto giorni addietro – come pubblicato da newspuglia – anche Romina Power. Basta alla diffusione sulla stampa di notizie su questo caso. Romina Power aveva chiesto il silenzio stampa e noi di newspuglia abbiamo accolto quell'appello. Ora è il dovere di cronaca a spingerci all'ultimo aggiornamento così come ha fatto Federica Sciarelli nel suo programma di Rai tre “Chi l'ha visto?”. E' in quella trasmissione televisiva che Al Bano aveva confermato il prelievo di un campione di DNA a lui e ai suoi figli per necessità di confrontarlo con quello delle ossa trovate in una campagna della Florida. Ecco cosa disse nella telefonata con la giornalista Maria Lucia Monticelli:“Confermo che mi hanno prelevato il DNA. I carabinieri me lo hanno chiesto e io l’ho fatto. Non so se lo hanno prelevato anche a Romina, lo chieda a lei…”.
Romina Power non sapeva nulla. Seppe del nuovo clamore per questa vicenda al rientro nell'aeroporto di Fiumicino trovando locandine di giornali e copertine di settimanali con titoli sul probabile ritrovamento dei resti di Ylenia. Fu allora che, entrata in albergo, decise di fare un appello per il silenzio stampa.
Sua figlia Ylenia Carrisi è scomparsa nel nulla tra il 31 dicembre 1993 e il 6 gennaio 1994. La storia però torna in auge dopo che un pluriergastolano, Keith Hunter Jesperson, camionista, dichiara ad uno sceriffo che in quel periodo aveva violentato e ucciso, dopo averla incontrata in una stazione di servizio e averle dato un passaggio, una ragazza che chiamava Susan. Un’amica di Ylenia ha confermato che all’epoca dei fatti Ylenia Carrisi si faceva chiamare proprio Susan e il disegno del volto fatto dagli investigatori utilizzando i particolari raccontati da Keith Hunter Jesperson assomiglia moltissimo a Ylenia Carrisi.
E' stato l'agente speciale Dennis Haley, cioè colui il quale si sta occupando in Florida della vicenda, ha comunicare a Federica Sciarelli che il confronto dei profili genetici di quei resti umani con il Dna dei genitori di Ylenia ha dato esito negativo.
La ricostruzione grafica del volto del cadavere aveva illuso molti che si era ormai vicini alla soluzione della scomparsa di Ylenia ma il test del DNA ha fornito la sua risposta defintiva: non appartiene a Ylenia Carrisi il corpo della ragazza uccisa a Palm Beach. E Al Bano, giustamente, ora dice “basta”. La vicenda è chiusa per sempre con quel dolore e con quel vuoto che la famiglia sa di non poter colmare mai. (Carmelo Molfetta)
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