Xylella: Silletti pronto a dimettersi, Emiliano in Procura
Mentre il governatore della Puglia chiede alla Procura di Lecce gli atti di sequestro degli ulivi pugliesi il Commissario straordinario per l’emergenza Xylella, il generale della Forestale Giuseppe Silletti, sta valutando se dimettersi. Di certo il presidente Michele Emiliano non gli ha telefonato e né incontrato per dichiararli solidarietà o vicinanza dopo aver appreso che anche il numero uno della lotta alla Xylella è tra i dieci indagati nell'inchiesta della Procura di Lecce. Emiliano non pronuncia il nome di Silletti ma nel ricordare che giorni fa aveva augurato “agli indagati di poter rapidamente chiarire la propria posizione” ha fatto sapere che “qualcuno di loro si è dispiaciuto della mia mancata solidarietà”. A scanso di equivoci Emiliano torna sull'argomento “per dire che io in vita mia non ho mai chiamato al telefono un indagato per dare la mia solidarietà in contrapposizione al lavoro della magistratura. Non mi è mai successo e non credo che mi succederà mai”.
E' per questo che Silletti sta valutando di dimettersi? Lui fornisce un'altra spiegazione: “non ho preso alcuna decisione ma indubbiamente questo è un momento particolarmente difficile. Sto valutando cosa fare. Mi sento tra due fuochi. Da una parte c’è l’Unione europea che mi chiede di procedere in fretta con il piano degli abbattimenti degli ulivi e dall’altro ci sono il Tar del Lazio e la Procura di Lecce che dicono invece di stare fermo».
Cosa deciderà Silletti? Forse di non dare più ascolto né agli uni e né agli altri perché si tirerebbe fuori dalla partita. Ma quando farlo? Il mandato finisce a febbraio. Il commissario ha già ottenuto un precedente mandato l'11 marzo 2015 e gli è stato rinnovato nel luglio successivo. Attenderà la naturale scadenza dell'incarico e verificherà se il governo vorrà riconfermarlo oppure giocherà d'anticipo? (Cosima Miacola)
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