Anziano ucciso in casa per rapina nel Foggiano ed è polemica politica
A San Severo, nel Foggiano, un anziano è stato ucciso durante una rapina nella sua abitazione. L'uomo, Antonio Carafa, di 81 anni, viveva solo e il suo corpo è stato scoperto dal figlio quando si è recato a casa del genitore. C'è andato preoccupato perché suo padre non rispondeva al telefono. Quando è entrato in casa, in via Pignatelli, ha trovato in cucina il corpo senza vita del genitore. In ogni angolo della casa c'era disordine e segni di colluttazione erano evidenti alla testa dell'anziano. Sull'omicidio indagano i carabinieri del Comando provinciale di Foggia, avvisati dal figlio della vittima, e secondo loro l’uomo sarebbe stato colpito violentemente alla testa con un oggetto. Il corpo giaceva a terra riverso in una pozza di sangue. Non ci sono segni di effrazione sul portone d'ingresso. L'omicida è entrato in casa utilizzando le chiavi. Da dove le ha prese? Forse dall'autovettura della vittima che era parcheggiata vicino casa. I carabinieri hanno trovato l'automobile con il vetro del finestrino infranto. All'interno l'anziano pare custodisse sempre un mazzo di chiavi d'emergenza. "E' sempre stato un grande lavoratore, un uomo onesto e buono" hanno detto i residenti del quartiere nell'apprendere, sgomenti, della sua morte violenta.
Da settembre a oggi tra Foggia, San Severo e Cerignola, sono stati commessi 8 omicidi, 7 tentati omicidi e dieci attentati dinamitardi. Quest'ultimo omicidio riporta in primo piano il problema dell’ordine pubblico nel Foggiano. Va ricordato che la zona Foggia, San Severo e Cerignola è stata inserita di recente dal Viminale, assime a Napoli e Bari, tra quelle dove più gravi sono i problemi di ordine pubblico. Tre giorni fa è stata data alle fiamme l'auto di un consigliere comunale di Cagnano Varano.
Nell'ultima settimana del mese scorso, come si ricorderà, la polizia a Foggia arrestò sette persone appartenenti a un clan locale: tra i loro obiettivi c'era anche quello di uccidere un ispettore di polizia che da mesi stava indagando proprio sulla guerra tra le bande criminali locali. Un segnale evidente di come in questa provincia sia assolutamente urgente intervenire in modo deciso ed efficace in questa situazione emergenziale dimostrato presenza e e capacità di governo dello Stato.
Per tentare di rompere la catena di paura e omertà Piernicola Silvis, questore di Foggia lo scorso mese affermò che sarebbero stati denunciati per concorso in associazione a delinquere tutti i commercianti che a loro volta non avrebbero denunciano i loro estorsori. Ma per la gente e molti esponenti politici è ora il caso di pensare anche a un aumento del numero di poliziotti e carabinieri in servizio nel territorio.
“Oramai San Severo è in balia dei criminali che non si fanno scrupoli a commettere reati di ogni tipo. La gente è esasperata ed ha paura.” Lo dice Primiano Calvo, coordinatore provinciale di “Noi con Salvini”. “Sino ad oggi – afferma Calvo - abbiamo assistito a inutili consigli comunali, a passerelle di politici e al lavoro fallimentare del sindaco e dei sui delegati alla sicurezza, compreso l’ex assessore Michele Emiliano, ora presidente della Regione”.
Intanto il sindaco Francesco Miglio ha proclamato il lutto cittadino e ha scritto al ministro degli Interni Angelino Alfano chiedendo impegni importanti per la città. (Cosima Miacola)
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