Estorsioni a commercianti baresi: 5 arresti nel clan Diomede
Sono cinque gli arrestati a Bari dalla polizia in un blitz per liberare alcuni commercianti dai ricatti estorsivi. In manette sono finiti Francesco Diomede, 46 anni, Cosimo Zaccaro, 24 anni, Giovanni Sedicina, 34 anni, Domenico Siciliani, 46 anni, e Marco Novelli, 25 anni, perchè ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione aggravata e violazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Elementi che risulterebbero affiliati al clan Diomede operante nel quartiere Carrassi. Un'operazione che premia un'intensa attività investigativa, partita ad ottobre scorso, che ha anche utilizzato alcune segnalazioni dell’Associazione Antiracket di Bari ma anche le dichiarazioni fatte dal presunto mandante dell’omicidio Midio, Giuseppe Simeone, diventato nel frattempo collaboratore di giustizia.
Secondo quanto è emerso dalle indagini risultano essere stati numerosi i commercianti del quartiere Carrassi vessati dal racket delle estorsioni. Tra le vittime anche i venditori ambulanti del mercato di Santa Scolastica. Il pagamento del «pizzo» era calibrato a 100 euro a settimana ma spesso al denaro contante si aggiungevano anche forniture di carne e pesce, cesti regalo e finanche il servizio di catering gratuito, come accaduto ad esempio in occasione dell’inaugurazione di un centro scommesse riconducibile al clan Diomede. Il blitz è stato compiuto prima dell'alba. L'operazione è stata coordinata dal sostituto procuratore antimafia Roberto Rossi che ha chiesto ed ottenuto dal gip Francesco Agnino l’emissione delle misure cautelari in carcere.
In merito a questi arresti, il sindaco Antonio Decaro è intervenuto affermando che "Le Forze dell'Ordine e la Magistratura sono presenti e lavorano per rendere sicuro il nostro territorio. Gli arresti di questa mattina ne sono la prova. Nello specifico episodio, che ha interessato la zona di Carassi, dove più volte anche personalmente mi sono recato presso le attività commerciali per discutere con i commercianti del fenomeno delle estorsioni, voglio ringraziare tutti i cittadini che singolarmente o tramite le associazioni anti racket hanno collaborato con la giustizia denunciando gli episodi. Questa è la prova tangibile - ha concluso il sindaco Decaro - che se stiamo tutti dalla stessa parte siamo di più noi e siamo più forti". (Carmelo Molfetta)
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