21 container sequestrati nel porto di Bari: all'interno falso fertilizzante made in Italy. Per scoprire la truffa gli investigatori hanno utilizzato anche un elicottero
Dalla Cina arriva proprio di tutto in Italia. Sappiamo quanto siano gravi i reati di frode alimentare e sofisticazione alimentare. Uno su quattro di questi reati sono commessi in Italia da titolari di esercizi, bar e ristoranti stranieri. Grano contaminato da metalli, olio venduto come se fosse extravergine italiano ma che invece è miscela di oli stranieri e tanto altro. Però ciò che è stato scoperto nel porto di Bari va al di là di ogni immaginazione. Ora finanche il fertilizzante agricolo viene importato dalla Cina per essere commercializzato come “made in Italy”. E' per questo che sono state sequestrate a Bari 504 tonnellate di fertilizzante arrivate dalla Cina in ventuno container. Merce confezionata in ben 20.160 sacchi da 25 kg. Quell'enorme quantitativo aveva un solo destinatario: un distributore all’ingrosso di prodotti agricoli con sede in Sicilia. E' un italiano ed è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il tentativo di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Perché Bari anziché la più vicina Gioia Tauro si saranno chiesti i controllori. Hanno effettuato una verifica più approfondita e così è stato possibile scoprire l'inganno. Finanzieri del Gruppo Bari, funzionari del locale Servizio Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e carabinieri del Nas Bari hanno accertato che sui sacchi di fertilizzante pronti per la vendita erano state apposte, in maniera fraudolenta, false e fallaci indicazioni circa l’origine e il 'Made in Italy'. Lo scopo, ovviamente era quello di trarre in inganno il consumatore finale del prodotto e consentire, conseguentemente, illeciti guadagni.
Per scoprire la truffa gli investigatori hanno utilizzato anche un velivolo del sesto Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, dotato di termocamera per la rilevazione di eventuali differenti fonti di calore. L’operazione è stata avviata dopo un’approfondita attività di monitoraggio e analisi della documentazione e dei fattori di rischio sia sulle merci che sugli automezzi in transito nell’area portuale barese. Controlli accurati sull'origine delle merci con la finalità di garantire, come nel caso specifico, la tutela dell’ambiente e la salute dei consumatori.
L'operazione non può dirsi conclusa, nonostante il maxi sequestro compiuto. Campioni della merce è stata già inviata in laboratorio al fine di fare effettuare degli esami che stabiliscano l'effettiva composizione chimica del prodotto. Al momento non è possibile escludere la presenza di sostanze nocive per la salute o inquinanti per l’ambiente. (Cosima Miacola)
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